Cenni di Pepo, Crocifissione di Cristo con i dolenti, Madonna e san Giovanni Evangelista dolenti a fianco della croce

  • Alinari, Fratelli , Assisi, Chiesa super. di S. Francesco - Crocifissione, partic. di sinistra (Cimabue)
    Alinari, Fratelli , Assisi, Chiesa super. di S. Francesco - Crocifissione, partic. di sinistra (Cimabue)
  • Alinari, Fratelli , Assisi, Chiesa super. di S. Francesco - Crocifissione, partic. di sinistra (Cimabue)
    Alinari, Fratelli , Assisi, Chiesa super. di S. Francesco - Crocifissione, partic. di sinistra (Cimabue)

CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

1825

Serie

Arte medievale

Busta

24. Pittura medievale. Monografico: Cimabue, Cimabue (ambito)

Fascicolo

Cimabue

OGGETTO

Definizione

dipinto murale

Dati tecnici

affresco

AUTORE

Autore

Cenni di Pepo

Dati anagrafici

notizie 1272-1302

Motivazione dell'attribuzione

bibliografia C.L. Ragghianti

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola toscana, scuola fiorentina

Datazione

Indicazione generica

sec. XIII, ultimo quarto

Estremi cronologici

1277 ca.  - 1280 ca. 

Motivazioni

bibliografia C. L. Ragghianti

Indicazione generica

sec. XIII, ultimo quarto

Estremi cronologici

1288 (?)  - 1292 (?) 

Motivazioni

bibliografia C. L. Ragghianti

Altre datazioni

1288-1290 (Bellosi)

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

Basilica di S. Francesco, Basilica superiore, Assisi (Umbria, Italia)

Specifiche

transetto sinistro, parete est, registro inferiore

BIBLIOGRAFIA

Riferimento

Ragghianti C. L., Pittura del Dugento a Firenze, 1955, pp. 111-122

ANNOTAZIONI

Osservazioni

Ragghianti attribuisce genericamente a Cimabue gli affreschi nella basilica superiore di Assisi, senza soffermarsi sul ruolo della bottega o dei vari aiuti.
In Pittura del Dugento a Firenze, p. 111, Ragghianti afferma:
"Ad Assisi Cimabue mostra nelle rappresentazioni un intensissimo impeto e una concentrata esaltazione drammatica, che non teme i parossismi laceranti della tragedia e un vero estremismo espressivo che investe con un'onda emotiva eccezionale ogni forma e ogni quasi gesticolante decorazione [...]. L'artista scarta ogni compassata e sedimentale grafia simbolica e decorativa della tradizione bizantina, mobilita forme e colori e soprattutto esaspera le strutture plastiche e cromatiche delle immagini, portandole ad un'accensione contrastata e moltiplicata, che emerge oggi anche a causa dell'inversione dei rapporti tra gli scuri e i chiari".

Bibliografia specifica:
L. Bellosi, Cimabue, Milano, Motta, 2004, pp. 183-193, 278-281.

FOTO RELATIVE