Andrea Pisano, Allegoria della Speranza, Visitazione

  • Anonimo , Andrea Pisano - sec. XIV - Allegoria della Speranza; Visitazione
    Anonimo , Andrea Pisano - sec. XIV - Allegoria della Speranza; Visitazione
  • Anonimo , Andrea Pisano - sec. XIV - Allegoria della Speranza; Visitazione
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CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

136

Serie

Arte medievale

Busta

3. Scultura medievale. Monografico (N-Z)

Fascicolo

Andrea Pisano

OGGETTO

Definizione

calco

Dati tecnici

gesso

AUTORE

Autore

Andrea Pisano

Dati anagrafici

1290/ notizie 1348

Motivazione dell'attribuzione

bibliografia/ nota autografa di C.L. Ragghianti sulla fotografia

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola toscana

Datazione

Indicazione generica

sec. XIV, secondo quarto

Estremi cronologici

1330 ca.  - 1336 ca. 

Motivazioni

bibliografia

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

Battistero di S. Giovanni Battista, Firenze (Toscana, Italia)

Specifiche

Porta sud

ANNOTAZIONI

Osservazioni

Le sole opere certe di Andrea Pisano sono i rilievi in bronzo del portale meridionale del Battistero di Firenze (originariamente ad ornamento del portale est, poi rimossi e posti sul lato meridionale quando nel 1424 fu pronta la prima porta del Ghiberti). Firmati e datati 1330 (data che va riferita agli inizi dell'impresa ultimata solo nel 1336), questi ripropongono una lettura personale degli influssi plastici di ascendenza gotica, di Giotto (soprattutto nelle rese spaziali, così come l'uso del listello, sorretto da mensole, come piano di posa per accentuare la profondità della scena, espediente visibile nella scena dell'Imposizione del nome a Giovanni) e di Simone Martini. I compassi mistilinei, all'interno delle formelle, il flusso dei panneggi, di ascendenza nordica, la costruzione sistematica e l'accurata ricerca di equilibrio degli elementi di superficie non aiutano a stabilirne la successione cronologica di esecuzione, si suppone che le Virtù siano state eseguite per ultime. Andrea, ricoperta la carica di 'maestro delle porte', si avvalse di vari aiuti fra cui gli orafi Piero di Iacopo (fino al 17 nov. 1332) a cui si deve il disegno, ma anche con l'esecuzione dei telai, Lippo di Dino (ricordato negli anni 1331-32), Pietro di Donato (tra il 19 ott. 1331 e il 25 ott. 1335) e il fonditore di campane di origine veneziana Leonardo Avanzi (fino al marzo 1335). Le complicate vicende della lavorazione, conosciute attraverso un numero considerevole di documenti dell'Arte di Calimala (dei Mercanti), committente dell'opera in quanto amministratrice dell'edificio fin dal XII secolo, descrivono il piano iconografico avente per oggetto le storie della vita di san Giovanni Battista (distribuite in venti scene) e otto allegorie di Virtù disposte lungo lo zoccolo inferiore in quanto "fondamento della vita del Battista".
Bibliografia specifica:
Toesca I., Andrea e Nino Pisani, Firenze 1950, pp. 16-18; figg. 6-7, 51-52; Kreytenberg G., Andrea Pisano und die toskanische Skulptur des 14. Jahrhunderts, Monaco 1984, pp. 31-35, figg. 4, 22; Moskowitz A. F., The sculpture of Andrea and Nino Pisano, Cambridge University 1986, pp. 18-30, figg. 8, 27; Paolucci A., Le porte del Battistero di Firenze alle origini del Rinascimento, Modena 1996, pp. 27-72.

FOTO RELATIVE