Anonimo sec. XII

  • Università di Pisa. Dipartimento di Storia delle Arti , Pisa - San Sisto
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CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

980

Serie

Arte medievale

Busta

11. Scultura e architettura medievale. Topografico: Italia - Toscana - Pisa

Fascicolo

Pisa: San Sisto e capitelli di varia provenienza

OGGETTO

Definizione

architettura

Dati tecnici

pietra calcarea, marmo

AUTORE

Dati anagrafici

sec. XII

Motivazione dell'attribuzione

bibliografia

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola toscana

Datazione

Indicazione generica

sec. XI/ XII

Estremi cronologici

1050 ca.  - 1150 ca. 

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

Chiesa di S. Sisto, Pisa (Toscana, Italia)

ANNOTAZIONI

Osservazioni

La chiesa (originariamente detta "in Corte Vecchia") si fa risalire abitualmente all'anno 1087 sulla scorta della testimonianza letteraria del carme anonimo che ricorda la vittoria navale dei pisani sui saraceni ad Al Madhiya, avvenuta appunto nel giorno intitolato al santo, (il 6 agosto): "Hoc fuit antiquum festum Santi Sisti nobile/ quo sunt semper Pisanorum de celo vistorie ... Sancto Sisto consecrarunt perpulchram ecclesiam". Consacrata dall'arcivescovo Uberto Lanfranchi nel 1131-1133, anche se già in funzione dal 1094 e nel 1111; dal XII secolo ebbe il patronato del Comune, che qui teneva le sue adunanze più importanti. Varie sono state le trasformazioni subite dall'edificio: nei secoli XV e XVII venne annessa (dal lato dell'abside) alla chiesa di S. Rocco e al limitrofo Collegio Puteano; ai primi del '700 risale la costruzione della canonica, che si appoggia in parte al fianco sud; nel 1786 l'originaria copertura a capriate venne sostituita da volte a botte, vennero chiuse le porte laterali della facciata e quelle dei fianchi, sostituite le monofore con finestre rettangolari, le pareti -a bozze di tufo e ciottoli di fiume irregolarmente disposti- ricoperte di intonaco. Dal 1920 al 1939 si intrapresero ampi lavori di ripristino delle antiche strutture murarie, riaprendo le porte, le monofore e asportando le volte e gli intonaci. Il Sanpaolesi ascrive sicuramente la costruzione dell'edificio al 1072, facendone uno degli esempi (col S. Piero a Grado, il S. Zeno) dell'architettura pisana anteriore al duomo, dalla particolare tipologia iconografica (a tre navate, transetto ed unica abside), abbastanza rara nella città; egli inoltre individua proprio nei colonnati vari elementi di spoglio (pratica rintracciabile peraltro anche nella stessa Cattedrale, nelle cui navate alcuni capitelli medievali peraltro si ispirerebbero (Sanpaolesi) proprio ai modelli classici presenti non solo a S. Sisto, ma anche a S. Piero a Grado e nella distrutta S. Lorenzino in Chinzica. Il Redi propone per gli elementi medievali una datazione a cavallo tra XI e XII secolo, come proposto dalla dubitativa fondazione della chiesa e come appare confermato dall'analogia tipologica, stilistica e di t ecnica con illustri capitelli dell'XI e degli inizi del XII secolo, a Pisa e a Lucca.

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