Anonimo sec. XII/ XIII, Motivi decorativi vegetali con uccelli
CODICI / CLASSIFICAZIONE
Numero scheda
912
Serie
Arte medievale
Busta
11. Scultura e architettura medievale. Topografico: Italia - Toscana - Pisa
Fascicolo
Pisa: San Michele degli Scalzi
OGGETTO
Definizione
Dati tecnici
marmo
AUTORE
Autore
Dati anagrafici
sec. XII/ XIII
Motivazione dell'attribuzione
bibliografia
Ambito culturale
Scuola italiana, scuola toscana
Datazione
Indicazione generica
sec. XII/ XIII
Estremi cronologici
1100 ca. - 1299 ca.
LOCALIZZAZIONI
Ultima rilevata
Chiesa di S. Michele degli Scalzi, Pisa (Toscana, Italia)
ANNOTAZIONI
Osservazioni
La chiesa, documentata già dal 1025 anche se l'edificio attuale con l'annesso convento appartenuto ai monaci Pulsanesi risale al XII sec., presenta la tipica struttura absidata a tre navate divise da colonne con capitelli anche di spoglio di epoca romana. La facciata, a doppio spiovente con il corpo centrale rialzato, è rivestita in marmo nella parte inferiore; nel portale la copia del "Cristo benedicente" (l'originale è conservato presso il Museo Nazionale di San Matteo) e le marmoree "Gerarchie angeliche" di fattura bizantina risalenti al 1203. Il campanile in pietra e laterizio si caratterizza per la sua decorazione a bacini ceramici islamici del XII secolo. Di notevole importanza lo studio effettuato da Maria Rosa Masetti che ha trovato, a proposito dei capitelli, un'identità di stile affine a quella attestata in S. Michele in Guamo, riportanti il sigillo e la firma di Guidetto. La studiosa si riferisce in particolare al I e al V capitello della navata sinistra e al I, al III, al V, al VI e al VII capitello della navata di destra, dove le spesse foglie che si protendono dal collarino, assolutamente prive di trapanature o incisioni, sono sormontate da singole o doppie elici abbinate che si incontrano al centro delle diverse facce sopra un dado, un fiore stilizzato o una coppia di uccelli.
Il capitello in esame (il I capitello della navata destra), impostato su una colonna monolitica leggermente rastremata, anch'esso con collarino e base modanata a più gole, presenta un apparato decorativo strutturato su tre ordini con due giri di foglie lisce ricurve, separate da palme dalle quali escono caulicoli dai riccioli asimmetrici; tra queste, elementi fitomorfi (foglie trilobate, fiori stellati), segnati da incisioni. Nel bordo superiore, al centro delle facce, riquadri vegetali e uccelli affrontati. La documentazione fotografica risale al 1968 circa, data di inizio lavori di restauro volti a recuperare quanto distrutto dai bombardamenti della seconda guerra mondiale.
Bibliografia specifica:
C. Roccasalva, La chiesa di San Michele degli Scalzi in Orticaia, tesi di laurea, 2000, Pisa, pp. 86-87, f. 31; M. R. Masetti, Committenza Pulsanese in Toscana nei secoli XII - XIII: primi risultati di un'indagine, estratto da Storia dell'Arte, 1984, Firenze, n° 44; L. Pera, L'architettura minore del periodo romanico in Pisa. Le chiese di S. Frediano e di S. Michele degli Scalzi, Roma 1954.