Osservazioni

Tra le sculture più conosciute di Giovanni di Balduccio vi sono i rilievi del pulpito di Santa Maria del Prato a San Casciano Val di Pesa (circa 1330 -1331) caratterizzati da un particolare linguaggio espressivo e lirico. L'opera, che schematicamente richiama il precedente fiorentino di S. Pier Scheraggio (di mano ticinese), presenta la scena dell'Annunciazione suddivisa in due rilievi ben distinti come aveva già fatto Giroldo da Como a San Miniato (Mus. Diocesano d'Arte Sacra). I pannelli laterali ospitano le figure di San Domenico (a destra) e di San Pietro martire (a sinistra) che testimoniano il legame con l'Ordine dei Domenicani, da cui dipendeva la chiesa, anche se la committenza vera e propria è della famiglia Bonaccorsi (il cui stella è ben visibile nella mensola di destra). Il pulpito è firmato dall'autore e riporta la seguente iscrizione: "HOC OPUS FECIT JOH(ANNE)S BALDUCCII MAGISTE(R) D(E) PIS(IS)".
Bibliografia specifica:
Tolaini E., La prima attività di Giovanni di Balduccio, in “Critica d’Arte”, 27, p. 1958, p. 198; Carli E., Giovanni di Balduccio a Milano, in Bertelli C. (a cura di) Il Millennio ambrosiano. La nuova città dal Comune alla Signoria, Milano 1989, p. 76 (datazione: poco prima del 1330); Kreytenberg G., Un tabernacolo di Giovanni di Balduccio per Orsanmichele a Firenze, in “Boletin del Museo Arqueologico National”, VII, 1 - 2, Madrid 1990, p. 39 (datazione ai primi anni ’30 del Trecento); Ascani V., Giovanni di Balduccio, in Enciclopedia dell’Arte Medievale, VI, Roma 1995, pp. 705, 707 (datazione al quarto decennio del Trecento).