Osservazioni

Negli anni 1333-34 Giovanni di Balduccio fu chiamato a Firenze per adempiere ad un importante incarico espressione del raggiungimento della sua piena maturità artistica: il monumentale tabernacolo marmoreo dedicato alla immagine miracolosa della Madonna di Orsanmichele. Quest'opera, rappresentata in una miniatura dello Specchio umano di Domenico Lenzi (Firenze, Biblioteca Laurenziana, ms. Tempi, 3) è chiaramente da porre in relazione con le statue della Compagnia dei laudesi, modificate nel 1333, e fu sostituita dal tabernacolo di Andrea di Cione detto l'Orcagna, datato 1359. Del tabernacolo di Giovanni di Balduccio, oggi assolutamente non ricostruibile, sono sopravvissuti: una serie di formelle a compasso raffiguranti i Dodici apostoli con due evangelisti, un ciclo con quattro rilievi raffiguranti le Virtù (Firenze, Orsanmichele e Museo nazionale del Bargello, e Washington, National Gallery of Art: Valentiner, 1935) e un timpano con il Cristo nella mandorla (Madrid, Museo arqueológico nacional: Kreytenberg, 1990). Il primo a aver ricondotto la serie degli apostoli e le Virtù a Giovanni di Balduccio è il Valentiner.
Bibliografia specifica:
Valentiner R., Giovanni Balducci a Firenze e una scultura di Maso, in “L’Arte”, Milano 1935, pp. 3 - 29; Carli E., Giovanni di Balduccio a Milano, in Bertelli C. (a cura di) Il Millennio ambrosiano. La nuova città dal Comune alla Signoria, Milano 1989, p. 77 (datazione alla metà anni ’30 del Trecento); Kreytenberg G., Un tabernacolo di Giovanni di Balduccio per Orsanmichele a Firenze, in “Boletin del Museo Arqueologico National”, VII, 1 - 2, Madrid 1990, p. 37 - 57 (datazione 1333 - 1334); Ascani V., Giovanni di Balduccio, in Enciclopedia dell’Arte Medievale, VI, Roma 1995, pp. 705, 707 (datazione al quarto decennio del Trecento); Finiello Zervas D. (a cura di), Orsanmichele a Firenze, Mirabilia Italiane, V, Modena 1996, p. 69.