Maestro delle Metope, Sirena bicaudata

  • Anonimo , 64. Maestro delle Metope. Anteprima nord 1. Modena, lapidario del Duomo
    Anonimo , 64. Maestro delle Metope. Anteprima nord 1. Modena, lapidario del Duomo
  • Anonimo , 64. Maestro delle Metope. Anteprima nord 1. Modena, lapidario del Duomo
    Anonimo , 64. Maestro delle Metope. Anteprima nord 1. Modena, lapidario del Duomo

CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

784

Serie

Arte medievale

Busta

13. Scultura medievale. Topografico: Italia - Emilia Romagna

Fascicolo

Modena

OGGETTO

Definizione

rilievo

Soggetto

Sirena bicaudata

Dati tecnici

marmo

AUTORE

Dati anagrafici

XII

Motivazione dell'attribuzione

bibliografia

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola emiliana, scuola modenese

Datazione

Indicazione generica

sec. XII

Estremi cronologici

1100 ca.  - 1149 ca. 

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

Museo del Duomo, Modena (Emilia Romagna, Italia)

Altre localizzazioni

Italia, Modena, Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Geminiano

ANNOTAZIONI

Osservazioni

Le metope sono sculture attribuite al cosiddetto Maestro delle Metope (attivo probabilmente nella bottega di Wiligelmo vicino alla tradizione scultorea francese), risalgono alla prima fase di costruzione del Duomo di Modena (prima metà del XII secolo). Originariamente utilizzate per decorare le terminazioni dei quattro contrafforti della navata, si presentano come figure mostruose complesse, quasi un campionario di deformità, di strani connubi di anatomie umane e animali. I mostri sono figure simboliche debitrici di fonti iconografiche quali la Bibbia, i Bestiari e antiche leggende oltre ai testi patristici, immagini e segno della conseguenza del peccato simboleggiano gli eretici e i peccatori in generale.
In questo rilievo è scolpita una sirena pesce con le due code divaricate e fermate in equilibrio dalle mani. Lunghi capelli lineari che incorniciano il volto apportano una caratterizzazione lineare alla composizione, e un sorriso agghiacciante sulle labbra sottili fanno pensare al “Potta di Modena”. Una certa ambiguità è nella rappresentazione delle code, che potrebbero più propriamente essere definite come gambe pinnate, data anche la chiara definizione dell’intaglio dei piedi. L’immagine cui forse la scultura si ispira è descritta nel Liber monstrorum come una sirena pesce incantatrice che seduce i marinai con le sue splendide forme e col dolcissimo canto.
Bibliografia specifica:
Salvini R., Il duomo di Modena e il romanico nel modenese, Modena 1966, pp. 147 - 148, fig. 159; Frugoni C., Le metope. Ipotesi di un loro significato, in Lanfranco e Wiligelmo. Il Duomo di Modena dopo il restauro, Modena 1984, p. 513; Trovabene G., Il museo lapidario del Duomo, Modena 1984, p. 87.

FOTO RELATIVE