Osservazioni

A questo ed altri lavori si riferisce il ben noto documento del 1274 in cui l'arciprete ed i canonici della cattedrale di Pistoia e gli operai della cappella di San Jacopo presentano istanza al consiglio del Popolo di Pistoia perché Salerno, figlio di Coppo, possa essere liberato dal carcere ed aiutare il padre nella realizzazione di diverse opere, tra cui "unum crucifisum pulchrum et honotabilem et duas tabulas pulchras et honorabiles in coro et super coro ipsius ecclesie et etiam unum crucifixum cum una trabe super altare sancti Michaelis dicte ecclesie et etiam una figura seu sepultura sancti Michaelis, in quibus etiam tabulis debet esse figura beate Virginia et Sancti Johannis". La Croce dipinta era originariamente posta sul tramezzo come lasciano intuire la lettura della documentazione quattrocentesca relativa allo smantellamento dello stesso ed alcune fonti successive. Nel 1821 la Croce è documentata in una sala dell'archivio capitolare, mentre dal 1854 la tavola risulta nella sala capitolare stessa, per essere spostata nella sagrestia a partire dal 1900, dove continua ad essere ricordata fino al 1956. Dal 1970 è stata trasferita nella sede attuale.

Bibliografia e attribuzioni:
C. L. Ragghianti, Pittura a Firenze, in L'Arte in Italia, III, Roma, 1969, col. 961.
Salerno di Coppo, in L. Bellosi, Precisazioni su Coppo di Marcovaldo, in Tra metodo e ricerca: contributi di Storia dell'Arte, Atti del seminario di studio in ricordo di Maria Luisa Ferrari (Lecce 1988), a cura di Regina Poso e Lucio Galante, Galatina (Lecce), 1991, pp. 37-74.
Salerno di Coppo e Coppo di Marcovaldo in M. Boskovits, Intorno a Coppo di Marcovaldo, in Scritti di Storia dell'Arte in onore di Ugo Procacci, Milano, 1977, p. 95-99.
Salerno di Coppo e Coppo di Marcovaldo, M. Boskovits, The Origins of Florentine Painting: 1100-1270, in Corpus of Florentine Painting, I, I, Florence, 1993, pp. 125-128, 596-610.
Salerno di Coppo e Coppo di Marcovaldo, in S. Giorgi, Coppo di Marcovaldo e Salerno di Coppo: una precisazione cronologica, in "Il tremisse pistoiese", XXXII, 2, 2007, pp. 45-48.