Anonimo sec. XI, Motivi decorativi a girali vegetali, Velario, Motivo decorativo geometrico con elementi floreali
CODICI / CLASSIFICAZIONE
Numero scheda
558
Serie
Arte medievale
Busta
8. Scultura medievale. Topografico: Italia - Toscana - Lucca
Fascicolo
Capannori
OGGETTO
Definizione
Soggetto
Motivi decorativi a girali vegetali, Velario, Motivo decorativo geometrico con elementi floreali
Dati tecnici
affresco
AUTORE
Autore
Dati anagrafici
sec. XI
Motivazione dell'attribuzione
bibliografia
Ambito culturale
Scuola italiana, scuola toscana, scuola lucchese
Datazione
Indicazione generica
sec. XI
Estremi cronologici
1000 ca. - 1099 ca.
LOCALIZZAZIONI
Ultima rilevata
Chiesa di S. Bartolomeo, Badia di Cantignano, Capannori (Toscana, Italia)
Specifiche
catino absidale
ANNOTAZIONI
Osservazioni
La chiesa di san Bartolomeo, risalente ai secoli VII-VIII, ha subito nel corso dei secoli complesse vicende che ne hanno profondamente alterato la struttura. Nonostante ciò, tracce dell'edificio medievale sono ancora ravvisabili nel transetto e nell'abside che conserva addirittura parte della decorazione originale risalente all'XI secolo. Gli affreschi, rinvenuti nel corso dei restauri del 1967, costituiscono un prezioso esempio di pittura murale a carattere ornamentale in ambiente sacro e costituiscono un prototipo di una tipologia che grande voga avrà a Lucca nel corso del Duecento e del Trecento. Nel catino absidale della chiesa le pitture si dispongono in un'ampia fascia basamentale, che deborda anche sui pilastri angolari e su un tratto della parete sinistra. La decorazione è delimitata in alto da una banda a tralcio vegetale, con girali che includono foglie e palmette; la cornice della banda è arricchita da perlinature. La partitura centrale è dipinta a imitare una finta arazzeria: una sorta di stola verticale separa il settore destro, a cerchi contenenti fiori, da quello sinistro, dipinto a esagoni. Sullo spigolo del pilastro destro, in angolo, è visibile un volto maschile coronato. Lungo le pareti della chiesa, nella parte più bassa, restano alcuni tratti di pitture a velario, ossia a drappi di stoffe ricadenti. La gamma cromatica è brillante, giocata sul rosa, sul rosso, sul giallo, sull'azzurro, e rialzata da tratti dipinti di bianco. Il disegno è netto, le forme sono delimitate da linee scure, le campiture di colore ben definite, tutti caratteri che ben si addicono a pitture di tipo decorativo. La decorazione a maglie includenti elementi vegetali, associata a quella a più schematici velari, è una tipologia di arredo pittorico che tende ad imitare la ricchezza delle stoffe medievali con cui venivano adornate le pareti delle chiese in occasione di particolari ricorrenze.
Grandissima è la diffusione di questi motivi in contesti ecclesiastici, soprattutto tra XIII e XIV secoli: a Lucca si segnala la presenza di velari già in fase altomedievale nella stessa Lucca, nella cripta di S. Giovanni e Reparata.
Bibliografia specifica:
Filieri M. T., Architettura medioevale in diocesi di Lucca le pievi nel territorio di Capannori, Lucca 1993, pp. 19-20; AA. VV., Quaderni di Lucchesia-Apuania, Badia di Cantignano, Lucca 2010.