Osservazioni

Il rilievo, probabilmente parte di un pulpito secondo la critica ubicato in Santa Maria Forisportam a Lucca, è riferibile ad un seguace di Biduino attivo nella prima metà del Duecento. I rilievi componenti il pergamo, diversamente ubicati a seguito dello smembramento della struttura originaria avvenuto nel XVI secolo, sono oggi in parte reimpiegati nella facciata della stessa chiesa (un leone con guerriero nel secondo ordine di loggette e un bassorilievo raffigurante la Madonna col Bambino in trono inserito presso la lunetta della porta laterale sinistra) e altri conservati in collezioni pubbliche e private (al Museo Bardini sono presenti un angelo annunciante e un re magio e la scena del Lavacro di Gesù Bambino si trova presso la collezione Mazzarosa di Lucca). L'opera in esame, oggi acefala, raffigura un pellegrino e si caratterizza per i panneggi minuziosamente descritti e per la tecnica utilizzata incentrata su un uso intensivo del trapano. Secondo il Ragghianti l'autore si è formato a St. Gilles o comunque era a conoscenza della scultura francese e provenzale del XII secolo. Castelnuovo-Tedesco si discosta da Guido Tigler che ravvisava in quest'opera il medesimo stile dei frammenti lucchesi.
Bibliografia specifica:
Castelnuovo Tedesco L., Italian Medieval Sculpture in the Metropolitan Museum of Art and The Cloisters, New York 2010, pp. 79-81; Baracchini C.; Filieri M. T., Niveo de marmore. L'uso artistico del marmo di Carrara dall'XI al XV secolo, catalogo mostra, Genova, 1992, pp. 152-153; Bertolini L., Bucci M. (a cura di), Mostra d'Arte Sacra dal secolo VI al secolo XIX, Lucca 1957, p. 17.