Anonimo lucchese sec. XII, Madonna con Bambino in trono

  • Anonimo , Scultore lucchese del XII secolo - Madonna col Bambino in trono - Lucca, S. Maria Forisportam [distrutta in tempi recenti nel corso di un tentato furto]
    Anonimo , Scultore lucchese del XII secolo - Madonna col Bambino in trono - Lucca, S. Maria Forisportam [distrutta in tempi recenti nel corso di un tentato furto]
  • Anonimo , Scultore lucchese del XII secolo - Madonna col Bambino in trono - Lucca, S. Maria Forisportam [distrutta in tempi recenti nel corso di un tentato furto]
    Anonimo , Scultore lucchese del XII secolo - Madonna col Bambino in trono - Lucca, S. Maria Forisportam [distrutta in tempi recenti nel corso di un tentato furto]

CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

533

Serie

Arte medievale

Busta

8. Scultura medievale. Topografico: Italia - Toscana - Lucca

Fascicolo

Lucca: dentro le mura

OGGETTO

Definizione

rilievo

Dati tecnici

pietra calcarea

AUTORE

Dati anagrafici

sec. XII

Motivazione dell'attribuzione

bibliografia

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola toscana, scuola lucchese

Datazione

Indicazione generica

sec. XII

Estremi cronologici

1180 ca.  - 1199 ca. 

Motivazioni

bibliografia C. L. Ragghianti

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

Chiesa di S. Maria Forisportam, Lucca (Toscana, Italia)

Specifiche

porta laterale sinistra, lunetta

ANNOTAZIONI

Osservazioni

Ragghianti afferma che quest'opera e il rilievo raffigurante il Lavacro di un infante conservato presso la Collezione Mazzarosa siano opere dello stesso autore, che conta nel proprio catalogo anche due esemplari conservati presso il Museo Bardini di Firenze, un leone con guerriero presso la chiesa di santa Maria Forisportam e la Vergine Annunciata a New York alla Cloisters Collection. Tutti frammenti di un medesimo pergamo smembrato nel XVI secolo, accanto ad essi dovevano comparire altri episodi raffiguranti scene della prima infanzia di Cristo e altre decorazioni; l'intero corpus è stato via via ricostruito su base stilistica e presenta tratti originali ma omogenei espressi, per esempio, nella resa dei panneggi dalle pieghe cordonate. L'analisi di Ragghianti si sofferma sulla forte relazione tra l'artista e i maestri dell'abbaziale di Saint Gilles incentrata principalmente nella modalità e nella frequenza dell'utilizzo del trapano, nonché nelle decorazioni a fori presenti nelle aureole a scodella. Lo studioso fa risalire l'opera al 1180 circa, datazione condivisa dalla Baracchini e dalla Filieri (1990).
Bibliografia specifica:
Baracchini C.; Filieri M. T., Niveo de marmore. L'uso artistico del marmo di Carrara dall'XI al XV secolo, catalogo mostra, Genova, 1992, pp. 152-153; Bertolini L., Bucci M. (a cura di), Mostra d'Arte Sacra dal secolo VI al secolo XIX, Lucca 1957, p. 17.

FOTO RELATIVE