Maestro del S. Cristoforo di Barga, San Cristoforo

  • Anonimo , Duomo di Barga. S. Cristoforo. Statua lignea del secolo XI
    Anonimo , Duomo di Barga. S. Cristoforo. Statua lignea del secolo XI

CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

521

Serie

Arte medievale

Busta

8. Scultura medievale. Topografico: Italia - Toscana - Lucca

Fascicolo

Barga

OGGETTO

Definizione

statua

Soggetto

San Cristoforo

Dati tecnici

legno dipinto

AUTORE

Dati anagrafici

sec. XIII

Motivazione dell'attribuzione

bibliografia

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola toscana, scuola lucchese

Datazione

Indicazione generica

sec. XIII, ultimo quarto

Estremi cronologici

1275 ca.  - 1299 ca. 

Motivazioni

bibliografia

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

Chiesa di S. Cristoforo, Barga (Toscana, Italia)

ANNOTAZIONI

Osservazioni

La gigantesca immagine lignea di San Cristoforo, alta quasi 4 metri, è stata protagonista di riti arcaici fin quasi ai nostri giorni. Ricavata secondo la tradizione dalla quercia intorno alla quale, nel prato detto "dell'Arringo" sito a fianco della chiesa, si riunivano gli "Scabini" intenti ad amministrare la giustizia, la statua è stata realizzata in un unico blocco di legno e segue un'impostazione frontale rigida. Si tratta della più antica immagine tridimensionale mobile del santo che, per il suo carattere rituale, di simulacro, presenta una soluzione compositiva semplificata. La figura di san Cristoforo riccamente vestito rappresentato nell'atto di attraversare, con l'aiuto di un bastone, il fiume Giordano, sorregge sulla spalla destra il Bambino benedicente con il libro chiuso in mano. Gli elementi iconografici e decorativi giustificano la datazione dell'opera all'ultimo quarto del XIII secolo. Il santo indossa una tunica blu con una cintura di pelle scura recante dei motivi geometrici simili a degli arabeschi riproposti lungo la bordura inferiore della veste orlata di perle. Sopra la tunica ricade il manto rosso carminio dagli orli decorati con quadrifogli e ricami in oro e pietre preziose rosse e verdi. Una mantellina caratterizzata da una decorazione ondulata bianca e blu riproduce la pelliccia di ermellino. Il Bambino indossa invece una tunica semplicissima cinta sotto il petto da una cintura. Entrambe le figure sono cinte da corone gemmate e perlate. Tradizionalmente posta sopra un carro collocato sull'ultimo gradino dell'altare maggiore, l'opera fu trasferita nel 1802 nella collocazione attuale presso la nicchia della cappella del coro per agevolarne la venerazione e il culto. Nel 1810 si tentò invano di limitarne l'importanza occultando la statua dietro un dipinto di San Cristoforo commissionato a Stefano Tofanelli ma il quadro venne presto rimosso. L'opera subì gravi danni a seguito dei terremoti del 1908 e 1920, il restauro eseguito fra il 1937 e il 1939 vide la rimozione di ben sei strati di ridipintura, il conseguente recupero della cromia originaria delle vesti e della parte inferiore del corpo del santo e l'asportazione di una tela dai volti del santo e del Bambino probabilmente aggiunta nel XVIII secolo mentre il bastone del santo fu sostituito con uno nuovo.
Bibliografia specifica:
Bacci M., Scultura Lignea Lucca 1200 – 1425, a cura di Baracchini C., v. I, Firenze 1995, pp. 45-47 (datazione ultimo quarto secolo XIII); Carli E., La scultura lignea italiana dal XII al XVI secolo, Milano 1960, p. 32; Groppi P., Guida del duomo di Barga, Barga, p. 31.

FOTO RELATIVE