Anonimo toscano sec. XII, Madonna e apostoli, San Pietro
CODICI / CLASSIFICAZIONE
Numero scheda
467
Serie
Arte medievale
Busta
7. Scultura medievale. Topografico: Italia - Toscana - Grosseto, Livorno
Fascicolo
Grosseto
OGGETTO
Definizione
Soggetto
Dati tecnici
alabastro
AUTORE
Autore
Dati anagrafici
sec. XII
Motivazione dell'attribuzione
bibliografia
Ambito culturale
Scuola italiana, scuola toscana
Datazione
Indicazione generica
sec. XII, seconda metà
Estremi cronologici
1150 ca. - 1199 ca.
LOCALIZZAZIONI
Ultima rilevata
Museo di Arte Sacra, Massa Marittima (Toscana, Italia)
Altre localizzazioni
Italia, Massa Marittima, Cattedrale di S. Cerbone
ANNOTAZIONI
Osservazioni
La prima sala del museo di arte sacra di Massa Marittima è dedicata a frammenti lapidei (in alabastro, in travertino, in marmo bianco e in calcare) risalenti al XII e al XIII secolo e tutti provenienti dalla Cattedrale di san Cerbone. Pannelli, capitelli, modanature e mensole perlopiù testimonianze della decorazione caratterizzante l'edificio prima della ristrutturazione e dell'ampliamento del secolo XIII, quando, seguendo il progetto di Giovanni Pisano, la struttura venne prolungata e la cupola venne spostata in posizione più centrale. Interessanti in particolare i pannelli a bassorilievo (forse in origine plutei d'altare) dalla datazione controversa, raffiguranti: i dodici apostoli, disposti su tre formelle (tra i quali è facilmente riconoscibile san Pietro); la strage degli innocenti con sottostanti rosoni distribuita su due formelle; una Maiestas Domini; un'Assunzione e Regalità della Vergine; un santo guerriero (san Michele, san Martino o san Demetrio); un chierico con vescovo benedicente (da alcuni identificati anche con san Regolo e san Cerbone) e l'allegoria della Carità. I pannelli murati nel 1880 sulla parete destra della controfacciata della Cattedrale furono spostati presso la collocazione attuale solo recentemente. Tutte le figure e gli ornati risentono fortemente dell'arte longobarda sia per le scene di realismo efferato sia per le figure umane dai volti e dalle vesti dalle forti linee geometriche e dagli ornati floreali. Un'ipotesi li pone esposti all'aperto: questo spiegherebbe il motivo della pietra scurita da uno strato di vernice grassa che conferisce loro il colore grigio scuro, quasi metallico. Nella stessa sala del museo si possono vedere inoltre alcuni frammenti di capitelli e frammenti di modanatura decorata a ovuli in pietra calcarea, opera dell'architetto e scultore Giroldo da Como - documentato in Toscana tra il 1250 e il 1284 - e delle mensole decorate con un motivo caratterizzato da foglie d'acanto e da girali di tralci contenenti grappoli d'uva e foglie di vite dal chiaro riferimento cristologico.
Bibliografia specifica:
Giovannoni G., Chiese di Toscana. Dalla Pieve romanica alla chiesa dell'autostrada, Milano 1987, pp. 41-47, 64-65; Montevecchi N., Le trasformazioni della cattedrale di San Cerbone a Massa Marittima (Gr): soluzioni azzardate o maestria costruttiva?, in "Progettare le arti: studi in onore di Clara Baracchini", Pisa 2013, pp. 171-176.