Arnolfo di Cambio, Ritratto funebre del cardinale Guglielmo De Braye, San Domenico, Guglielmo De Braye

  • Anonimo , Arnolfo di Cambio - sec. XIII - Il cardinale Guglielmo De Braye giacente
    Anonimo , Arnolfo di Cambio - sec. XIII - Il cardinale Guglielmo De Braye giacente
  • Anonimo , Arnolfo di Cambio - sec. XIII - San Marco che presenta il Cardinale De Braye alla Madonna, particolare del volto del cardinale
    Anonimo , Arnolfo di Cambio - sec. XIII - San Marco che presenta il Cardinale De Braye alla Madonna, particolare del volto del cardinale
  • Anonimo , Arnolfo di Cambio - sec. XIII - San Domenico
    Anonimo , Arnolfo di Cambio - sec. XIII - San Domenico
  • Anonimo , Arnolfo di Cambio - sec. XIII - Il cardinale Guglielmo De Braye giacente
    Anonimo , Arnolfo di Cambio - sec. XIII - Il cardinale Guglielmo De Braye giacente
  • Anonimo , Arnolfo di Cambio - sec. XIII - San Marco che presenta il Cardinale De Braye alla Madonna, particolare del volto del cardinale
    Anonimo , Arnolfo di Cambio - sec. XIII - San Marco che presenta il Cardinale De Braye alla Madonna, particolare del volto del cardinale
  • Anonimo , Arnolfo di Cambio - sec. XIII - San Domenico
    Anonimo , Arnolfo di Cambio - sec. XIII - San Domenico

CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

43

Serie

Arte medievale

Busta

1. Scultura medievale. Monografico (A-F)

Fascicolo

Arnolfo

OGGETTO

Definizione

monumento funebre

Titolo

Monumento funebre del cardinale Guglielmo De Braye

Dati tecnici

marmo

AUTORE

Dati anagrafici

1245 ca./ 1310 ante

Motivazione dell'attribuzione

firma

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola toscana

Datazione

Indicazione generica

sec. XIII, ultimo quarto

Estremi cronologici

1282 ca.  - 1283 ca. 

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

Chiesa di S. Domenico, Orvieto (Umbria, Italia)

Specifiche

parete sinistra

BIBLIOGRAFIA

Riferimento

Ragghianti C. L., L'Arte in Italia, 1969, pp. 776-777; fig. 592

ANNOTAZIONI

Osservazioni

Il complesso, scultoreo e architettonico, decorato con inserti decorativi di mosaico cosmatesco, rappresenta la prima opera firmata di Arnolfo. La datazione è dedotta invece dalla data di decesso del Cardinale (1282). La costruzione, composta di vari elementi, in passato è stata smembrata, ricomposta più volte e manomessa, sono stati asportati dei pezzi e aggiunti altri. Solo in seguito a un lungo restauro, terminato nel 2004, il monumento è stato ricollocato in San Domenico. La struttura del monumento, dopo le modifiche e le mutilazioni subite nei secoli, è diversa da quella originale, gli studiosi hanno potuto ricostruirla solo ipoteticamente. Comunque si ritiene che il Monumento de Braye non dovesse differenziarsi troppo dagli altri primi esempi di tombe a muro realizzati in Italia. Arnolfo ha arricchito questo modello progettandone uno sviluppo in altezza con altri elementi scultorei e architettonici. Nella parte alta infatti si inseriscono tre nicchie con statue e al centro una lapide con la dedica funebre e la firma di Arnolfo. La complessità dell'opera ha richiesto l'apporto di aiuti, ma la mano di Arnolfo è riconoscibile in vari punti, soprattutto nel gruppo centrale con il cardinale giacente e nella statua di San Domenico, la cui forma esile, che si assottiglia verso il basso, aumenta l'effetto di leggerezza e fragilità. Le linee verticale delle vesti che avvolgono il corpo del santo sviluppano una tensione verticale, che viene ribadita dalla testa e dallo sguardo rivolti verso l'alto. Grande attenzione è stata riservata al volto, dall'espressione intensa e commossa.
Bibliografia specifica:
Neri Lusanna E. (a cura di), Arnolfo alle origini del Rinascimento fiorentino, catalogo mostra, Firenze 2005, p. 303; Tomei A., Arnolfo di Cambio, Milano 2006, pp. 10 - 12.

FOTO RELATIVE