Anonimo aretino sec. XIV, Cavalieri

  • Alinari, Fratelli , Gropina - Dintorni di San Giovanni Valdarno. (Toscana). Chiesa Parrocchiale. Un capitello. (X secolo).
    Alinari, Fratelli , Gropina - Dintorni di San Giovanni Valdarno. (Toscana). Chiesa Parrocchiale. Un capitello. (X secolo).
  • Alinari, Fratelli , Gropina - Dintorni di San Giovanni Valdarno. (Toscana). Chiesa Parrocchiale. Un capitello. (X secolo).
    Alinari, Fratelli , Gropina - Dintorni di San Giovanni Valdarno. (Toscana). Chiesa Parrocchiale. Un capitello. (X secolo).

CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

388

Serie

Arte medievale

Busta

5. Scultura medievale. Topografico: Italia - Toscana - Arezzo

Fascicolo

Arezzo

OGGETTO

Definizione

capitello

Soggetto

Cavalieri

Dati tecnici

marmo

AUTORE

Dati anagrafici

sec. XIV

Motivazione dell'attribuzione

analisi stilistica

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola toscana, scuola aretina

Datazione

Indicazione generica

sec. XIV, seconda metà

Estremi cronologici

1351 ca.  - 1399 ca. 

Motivazioni

analisi stilistica

Altre datazioni

sec. X

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

Pieve di S. Pietro, Gropina, Loro Ciuffenna (Toscana, Italia)

Specifiche

navata destra, prima colonna

ANNOTAZIONI

Osservazioni

Questo capitello ha dato luogo a ipotesi diverse, Gandolfo (2003) individua in esso una personale interpretazione dello Spinario (soggetto rappresentato in età romanica sia all'interno che all'esterno dele chiese) ed evidenzia allo stesso tempo rimandi al tema della lussuria (rafforzati dalla presenza dei nudi agli angoli e dei cavalieri, visti come rappresentanti di un modo di vivere violento e non cristiano). A tal proposito Frigerio riconosce nella spina un doppio significato di intralcio pratico al cammino del devoto e di simbolo del peccato quale ostacolo al corretto adempimento della Legge divina divenendo un richiamo alla condizione stessa del pellegrino, che per compiere fino in fondo il suo cammino, spirituale prima ancora che materiale, deve liberarsi delle "spine" quali peccati e beni superflui. Il Moretti invece interpreta il capitello come la rappresentazione della lotta della virtù contro il vizio e identifica nei tre cavalieri i paladini della fede cristiana vittoriosa sul paganesimo (rappresentato dai nudi) e nella quarta figura a cavallo Teodorico, re degli Ostrogoti, secondo la leggenda rapito alla sua morte da un cavallo/ demone e gettato nel cratere dello Stromboli come punizione per le persecuzioni dei cristiani da lui compiute. L'autore di questo capitello è stato identificato con un lapicida di provenienza locale, forse valdarnese o dell'area di Arezzo, che ha scolpito anche altri due capitelli.
Bibliografia specifica:
Salmi M., La pieve di Gropina in "Rivista d'Arte", XXIX, Firenze 1955, pp. 17-41; Fabbri C., Fornasari L., La pieve di Gropina. Arte e storia, Fiesole 2005.

FOTO RELATIVE