Anonimo lombardo sec. XII, Grifoni, dragoni e aquile, Motivi decorativi geometrici e vegetali, Stemma cardinalizio

  • Anonimo , Anonimo lombardo sec. XII - Grifoni, dragoni e aquile; Motivi decorativi geometrici e vegetali; Stemma cardinalizio
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CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

342

Serie

Arte medievale

Busta

4. Scultura medievale. Anonimi

Fascicolo

varie

OGGETTO

Definizione

rilievo

Dati tecnici

travertino

AUTORE

Dati anagrafici

sec. XII

Motivazione dell'attribuzione

bibliografia

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola lombarda

Datazione

Indicazione generica

sec. XII

Estremi cronologici

1100 ca.  - 1199 ca. 

LOCALIZZAZIONI

Specifiche

portale sud, architrave

ANNOTAZIONI

Osservazioni

L’Abbazia di Sant’Antimo rappresenta un unicum, una delle testimonianze architettoniche più significative dell’epoca romanica, che si ispira a modelli transalpini e lombardi. Si tratta di un rilevante esempio di edificio monastico costruito a cavallo tra l’XI e il XII secolo. Secondo la tradizione leggendaria, l’Abbazia sarebbe stata innalzata per volere di Carlo Magno, ma non esistono documenti che confermino questa notizia. L’imperatore l’avrebbe fondata nel 781, di ritorno da Roma, lungo la Strada Francigena, donando le reliquie dei santi martiri Antimo e Sebastiano, ricevute dal papa Adriano I. La prima attestazione della chiesa risale al 814. Potente abbazia benedettina, tanto che in epoca medievale l’abate fu uno dei maggiori feudatari del territorio senese esercitando l’autorità su 38 chiese. La massima fortuna fu raggiunta agli inizi del XII secolo, mentre la decadenza iniziò a partire dal 1202 quando cominciano i contrasti con Siena.

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