Tino di Camaino, Madonna con Bambino

  • Anonimo , Tino da Camaino - prima metà del 1300 - Madonna con Bambino - Letteratura: A. Venturi, Storia dell'arte, vol. IV, fig. 207 - Provenienza: Barone Michele Lazzaroni Parigi
    Anonimo , Tino da Camaino - prima metà del 1300 - Madonna con Bambino - Letteratura: A. Venturi, Storia dell'arte, vol. IV, fig. 207 - Provenienza: Barone Michele Lazzaroni Parigi
  • Anonimo , Tino da Camaino - prima metà del 1300 - Madonna con Bambino - Letteratura: A. Venturi, Storia dell'arte, vol. IV, fig. 207 - Provenienza: Barone Michele Lazzaroni Parigi
    Anonimo , Tino da Camaino - prima metà del 1300 - Madonna con Bambino - Letteratura: A. Venturi, Storia dell'arte, vol. IV, fig. 207 - Provenienza: Barone Michele Lazzaroni Parigi

CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

217

Serie

Arte medievale

Busta

3. Scultura medievale. Monografico (N-Z)

Fascicolo

Tino di Camaino

OGGETTO

Definizione

rilievo

Dati tecnici

marmo

AUTORE

Dati anagrafici

1280 ca./ 1337

Motivazione dell'attribuzione

bibliografia/ didascalia

Ambito culturale

scuola italiana, scuola toscana, scuola senese

Datazione

Indicazione generica

sec. XIV, secondo quarto

Estremi cronologici

1335 ca.  - 1336 ca. 

Motivazioni

bibliografia

Altre datazioni

sec. XIV (1325/ ante). Bib.: Venturi A.

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

Ubicazione sconosciuta

Altre localizzazioni

Francia, Parigi, Collezione Michele Lazzaroni

ANNOTAZIONI

Osservazioni

Attribuita a partire da Adolfo Venturi (1906) a Tino di Camaino, dell'opera si son perse le tracce per molto tempo fino a quando in tempi recenti è giunta nella collezione di Salvatore Romano. Il rilievo si presenta come una lastra cuspidata con inscritto al suo interno un archetto trilobo su colonnine, il quale a sua volta accoglie l'immagine della Vergine con il Bambino, secondo un andamento compositivo corrispondente agli anni della permanenza napoletana dello scultore. Le analogie tra il rilievo e il mondo tinesco non si fermano però alle questioni tipologiche e si estendono anche allo stile: le proporzioni corporee sono esili e allungate (secondo un modello che trova facile riscontro anche in alcune delle opere migliori della metà degli anni Trenta); i panneggi tipicamente corposi risultano ingentiliti restando concentrati nella parte inferiore della figura della Vergine, elegantemente introdotti dalle più fluide cadenze del manto, che cala dall'alto fino ad adagiarsi sulla cornice, coprendone un buon tratto; il volto, infine, esaltato da un leggero movimento, caratterizzato da guance come rigonfie, nonché dalla piccola bocca sul mento appena pronunciato.
Bibliografia specifica:
Venturi A., Storia dell'arte, vol. IV, p. 287, Fig. 207; Carli E., Tino di Camaino scultore, Firenze 1934; Valentiner W. R., Tino di Camaino. A Sienese Sculptor of the Fourteenth Century, Parigi 1935; Kreytenberg G., Tino di Camaino, Firenze 1986; Baldelli F., Tino di Camaino, Città di Castello 2007.

FOTO RELATIVE