Pisano Nino, Angeli adoranti la Madonna con Bambino
CODICI / CLASSIFICAZIONE
Numero scheda
210
Serie
Arte medievale
Busta
3. Scultura medievale. Monografico (N-Z)
Fascicolo
Nino Pisano
OGGETTO
Definizione
Dati tecnici
marmo
AUTORE
Autore
Dati anagrafici
1315 ca./ 1370 ca.
Motivazione dell'attribuzione
bibliografia
Ambito culturale
Scuola italiana, scuola toscana, scuola pisana
Datazione
Indicazione generica
sec. XIV, terzo quarto
Estremi cronologici
1360 - 1370
Motivazioni
bibliografia
LOCALIZZAZIONI
Ultima rilevata
Chiesa di S. Giovanni Battista, Arliano, Lucca (Toscana, Italia)
ANNOTAZIONI
Osservazioni
Al centro del dossale è scolpita a mezzo rilievo la figura della Madonna che sorregge il Bambino con il braccio sinistro, mentre con la mano destra gli porge un frutto. La lieve ed elegante curvatura del corpo, accentuata dalla prominenza del ginocchio destro e dalle pieghe falcate del manto, si contrappone alla posa della testa, che invece si volge verso il Bambino, offrendosi al riguardante quasi a mezzo profilo. Questo gruppo centrale, in marmo bianco, presenta il retro scavato ed è fissato al dossale con un gancio di ferro. Il fondo, su cui sono scolpiti a bassorilievo i due angeli con le mani giunte sul petto, è in marmo bianco vento di grigio, ed ha la forma di edicola archiacuta, sormontata da un cherubino, e fiancheggiata da due pilastrini ottagonali. Questi ultimi, originariamente, dovevano sostenere una copertura cuspidata oggi perduta. Una tradizione orale riferisce che il dossale, proveniente da un non ben identificato oratorio di campagna, venne alloggiato nella pieve di Arliano soltanto nel XVII secolo. Tuttavia, l´estrema finitezza delle figure lascia supporre che l´opera possa essere stata commissionata per una chiesa cittadina da identificare, probabilmente, proprio con il Duomo. Il gradino d´altare con Cristo in Pietà fra angeli, Santi e Profeti, conservato nella cappella del SS. Sacramento della cattedrale lucchese, si avvicina infatti all´altorilievo di Arliano per l´analoga tecnica esecutiva e per la congruità delle misure; una coincidenza questa che ci fa ragionevolmente ipotizzare l´appartenenza delle due parti ad una struttura più complessa, e del tutto analoga al dossale della chiesa di S. Francesco a Pisa, scolpito da Tommaso, fratello di Nino, nel 1369 circa. I diversi spostamenti che l´opera deve aver subito nel corso dei secoli, ne hanno provocato la perdita dell'edicola di coronamento e la lacerazione del basamento. Anche la mano destra della Madonna e quella sinistra del Bambino sono di sostituzione.
Bibliografia specifica:
Filieri M. T. (a cura di), Lucca, collana “I luoghi della Fede”, 1999, p. 190 (datazione al 1360 ca.); Toesca I., Andrea e Nino Pisani, Firenze 1950, p. 46, figg. 119-122; Burresi M. (a cura di), Andrea, Nino e Tommaso scultori pisani, catalogo della mostra, Milano 1983, p. 189, n. 42 (datazione al 1360-1370); Moskowitz A. F., The sculture of Andrea and Nino Pisano
Cambridge University 1986, p. 338.