Pisano Nino, Tomba dell'arcivescovo Francesco Moricotti

  • Anonimo , Pisano Nino - sec. XIV - Tomba dell'arcivescovo Francesco Moricotti
    Anonimo , Pisano Nino - sec. XIV - Tomba dell'arcivescovo Francesco Moricotti
  • Anonimo , Pisano Nino - sec. XIV - San Giovanni dolente e Angeli. Particolare della Tomba dell'arcivescovo Francesco Moricotti
    Anonimo , Pisano Nino - sec. XIV - San Giovanni dolente e Angeli. Particolare della Tomba dell'arcivescovo Francesco Moricotti
  • Anonimo , Pisano Nino - sec. XIV - Figura di santo e angeli. Particolare della Tomba dell'arcivescovo Francesco Moricotti
    Anonimo , Pisano Nino - sec. XIV - Figura di santo e angeli. Particolare della Tomba dell'arcivescovo Francesco Moricotti
  • Anonimo , Pisano Nino - sec. XIV - Tomba dell'arcivescovo Francesco Moricotti
    Anonimo , Pisano Nino - sec. XIV - Tomba dell'arcivescovo Francesco Moricotti
  • Anonimo , Pisano Nino - sec. XIV - San Giovanni dolente e Angeli. Particolare della Tomba dell'arcivescovo Francesco Moricotti
    Anonimo , Pisano Nino - sec. XIV - San Giovanni dolente e Angeli. Particolare della Tomba dell'arcivescovo Francesco Moricotti
  • Anonimo , Pisano Nino - sec. XIV - Figura di santo e angeli. Particolare della Tomba dell'arcivescovo Francesco Moricotti
    Anonimo , Pisano Nino - sec. XIV - Figura di santo e angeli. Particolare della Tomba dell'arcivescovo Francesco Moricotti

CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

201

Serie

Arte medievale

Busta

3. Scultura medievale. Monografico (N-Z)

Fascicolo

Nino Pisano

OGGETTO

Definizione

monumento funebre

Titolo

Tomba dell'arcivescovo Giovanni Scherlatti

Dati tecnici

marmo

AUTORE

Autore

Pisano Nino

Dati anagrafici

1315 ca./ 1370 ca.

Motivazione dell'attribuzione

bibliografia

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola toscana, scuola pisana

Datazione

Indicazione generica

sec. XIV, terzo quarto

Estremi cronologici

1362 - 1362

Motivazioni

bibliografia

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

Museo dell'Opera del Duomo, Pisa (Toscana, Italia)

Altre localizzazioni

Italia, Pisa, Camposanto monumentale, Cappella Aulla

ANNOTAZIONI

Osservazioni

Il monumento funebre di Francesco Moricotti, originariamente collocato all'interno della Cattedrale pisana e ora conservato presso il Museo dell'Opera del Duomo, è attribuito alla bottega di Nino Pisano, a cui si deve anche quello di Giovanni Scarlatti, zio e predecessore alla carica di arcivescovo della città. La datazione incerta deriva da varie congetture che collocano l'esecuzione ai primi anni 60 del XIV secolo mentre il vescovo era ancora in vita (Burresi, 1983; 1986) e altre a dopo la sua morte avvenuta nel 1395. A Nino viene riconosciuto il progetto originario della tomba di Scarlatti, morto nel 1362 e di cui il Moricotti fu esecutore testamentario, progetto poi rimaneggiato e parzialmente modificato per l'opera ad essa speculare che ne imita stile e disegno. I numerosi spostamenti subiti dai due sarcofagi fanno pensare a uno scambio di materiali, perché una parte dell'attuale corredo statuario del monumento di Moricotti corrisponde alla descrizione della tomba Scarlatti contenuta nel contratto d'impegno dello scultore. Il contratto prevedeva la realizzazione e l'installazione nel Duomo pisano di una tomba a parete in marmo di Carrara, in cui la figura del giacente fosse fiancheggiata da angeli, sormontato da un arco polilobato e sulla fronte del sarcofago una Pietà fra angeli posta tra i dolenti (la Vergine Maria e san Giovanni Evangelista) e i santi Pietro e Paolo. Il sarcofago infine doveva essere sostenuto da mensole sormontate da archi polilobati. L'errata istallazione nel Camposanto (1833) e ricomposizione delle parti hanno portato ad erronee datazioni (Supino, 1904), sbaglio corretto da un'ultima ricomposizione (1986) successiva all'immagine in esame. Il frontale della cassa, importante per analizzare le caratteristiche proprie della maniera della maturità di Nino, presenta un chiaro riferimento all'arte orafa nella rappresentazione dei personaggi. Il dolore dei personaggi e degli angeli che li inquadrano arriva in maniera diretta allo spettatore senza perdere l'equilibrio compositivo, la cura meticolosa nel trattamento del marmo (in origine dorato e dipinto) e nella resa dei panneggi ha pochi termini di paragone nella scultura dell'epoca. Possono aver fatto parte del monumento due statuine di Angeli stanti forse identificabili con gli angeli che secondo il contratto dovevano accompagnare il giacente. Dubbia la pertinenza di due statuette raffiguranti i santi Pietro e Paolo (oggi esposte ai fianchi del monumento) in quanto è più plausibile collegare le immagini di questi due santi menzionate nel contratto a due rilievi da collocare sui fianchi del sarcofago.
Bibliografia specifica:
Toesca I., Andrea e Nino Pisani, Firenze 1950, pp. 49-50, fig. 133; Burresi M. (a cura di), Andrea, Nino e Tommaso scultori pisani, catalogo della mostra, Milano 1983, pp. 183-186, n. 31; Moskowitz A. F., The sculture of Andrea and Nino Pisano, Cambridge University 1986, pp. 157-162, figg. 316-324.

FOTO RELATIVE