Osservazioni

L'opera si caratterizza per la salda e vigorosa articolazione nello spazio senza tralasciare un'eleganza formale dettata dalle pieghe cadenzate e da un sapiente utilizzo del trapano. Il Bambino stupito si rannicchia su sé stesso, infossando la testa nelle spalle e portando il braccio destro al petto e mantenendo lo sguardo dalla Vergine. Il gioco di sguardi tra i due personaggi rende, con rara efficacia, l'essenza del rapporto tra la madre e figlio a cui contribuisce anche il controllato inarcamento del corpo della Vergine ed il pacato moto della testa in direzione del Bambino.
Bibliografia specifica:
Lazzareschi E., Lucca, Bergamo 1931, p. 77; Museo di Villa Guinigi Lucca. La villa e le collezioni, Lucca 1968, p. 96.