Coppo di Marcovaldo, Madonna con Bambino in trono e due angeli

  • Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione: Fototeca Nazionale , Orvieto - Museo - Coppo di Marcovaldo - S. Maria dei Servi - Madonna col Bambino
    Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione: Fototeca Nazionale , Orvieto - Museo - Coppo di Marcovaldo - S. Maria dei Servi - Madonna col Bambino
  • Gabinetto Fotografico della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze , Orvieto - Coppo di Marcovaldo
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  • Anonimo , Orvieto - Coppo di Marcovaldo - Ch. dei Servi - Madonna col bambino e angeli
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  • Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione: Fototeca Nazionale , Orvieto - Museo - Coppo di Marcovaldo - S. Maria dei Servi - Madonna col Bambino
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  • Gabinetto Fotografico della Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico, Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale della città di Firenze , Orvieto - Coppo di Marcovaldo
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  • Anonimo , Orvieto - Coppo di Marcovaldo - Ch. dei Servi - Madonna col bambino e angeli
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CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

1900

Serie

Arte medievale

Busta

29. Pittura medievale. Toscana sec. XIII (A-MAE)

Fascicolo

Coppo di Marcovaldo

OGGETTO

Definizione

pala d'altare

Dati tecnici

tempera su tavola

AUTORE

Dati anagrafici

1225-1230/ 1280 ca.

Motivazione dell'attribuzione

bibliografia C.L. Ragghianti

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola toscana

ALTRE ATTRIBUZIONI

Motivazione dell'attribuzione

attribuzione M. Boskovits

Datazione

Indicazione generica

sec. XIII, terzo quarto

Estremi cronologici

1265 - 1268

Motivazioni

bibliografia C. L. Ragghianti

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

Museo dell'Opera del Duomo, Orvieto (Umbria, Italia)

Altre localizzazioni

Italia, Orvieto (Terni), Chiesa dei Servi

BIBLIOGRAFIA

Riferimento

Ragghianti C. L., Pittura del Dugento a Firenze, 1955, pp. 47, 68, 73-78

ANNOTAZIONI

Osservazioni

L'opera proviene dalla chiesa dei Servi di Orvieto. I serviti sono ricordati per la prima volta nella cittadina umbra ad una data molto precoce, nel 1259.
L'immagine, che le fonti ricordano come Beata Vergine Maria dei sette dolori, fu oggetto di una venerazione profondissima tra il XVII ed il XVIII secolo. Nel 1733 la tavola venne spostata dalla cappella della confraternita della Gloriosa Vergine Maria e posta sull'altare maggiore. Nell'aprile del 1830 venne trasferita nella cappella della confraternita di San Michele Arcangelo. Prima del 1845 il dipinto subì un restauro, prima di ritornare nella chiesa dove la vide Giovan Battista Cavalcaselle nel 1864. Ancora una volta restaurata nel 1927, la tavola venne esposta nuovamente in chiesa, ma questa volta su uno degli altari laterali, prima di essere venduta in segreto nel 1953. Bloccata la transazione da parte delle autorità nel gennaio del 1954, la Vergine col Bambino e due Angeli venne temporaneamente ricoverata nei depositi della Soprintendenza dell'Umbria, prima di essere trasferita nei laboratori dell'ICR per un nuovo restauro. Nel 1981 la tavola tornò alla Soprintendenza umbra per essere ricoverata nei depositi del Museo Civico al Palazzo Papale di Orvieto. Attualmente è esposta nel Museo diocesano di Orvieto.
Ragghianti ne sottolineò le particolarità iconografiche che caratterizzano anche la Madonna del Bordone e la Madonna di Cimabue - rispettivamente nelle chiese dei Servi di Siena e Bologna - spiegate come una precisa volontà dell'ordine servita.

Bibliografia specifica:
Attr. Coppo di Marcovaldo (?), in L. Bellosi, Precisazioni su Coppo di Marcovaldo, in Tra metodo e ricerca: contributi di Storia dell'Arte, Atti del seminario di studio in ricordo di Maria Luisa Ferrari (Lecce 1988), a cura di Regina Poso e Lucio Galante, Galatina (Lecce), 1991, pp. 37-74, n. 19.
Attr. artista senense vicino a Guido da Siena e Maestro di San Brizio, in M. Boskovits, The Origins of Florentine Painting: 1100-1270, in Corpus of Florentine Painting, I, I, Florence, 1993, pp. 762-777.

FOTO RELATIVE