Maestro di Varlungo, Madonna con Bambino in trono e due angeli

  • Anonimo , Garrison 24/ N.Y. Coll. Ph. Lehman/ 1.28 x 0.72/ M° Varlungo
    Anonimo , Garrison 24/ N.Y. Coll. Ph. Lehman/ 1.28 x 0.72/ M° Varlungo
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    Anonimo , Garrison 24/ N.Y. Coll. Ph. Lehman/ 1.28 x 0.72/ M° Varlungo

CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

1898

Serie

Arte medievale

Busta

25. Pittura medievale. Monografico Post Cimabue (ambito di Giotto-MAE)

Fascicolo

Giotto (ambito)

OGGETTO

Definizione

pala d'altare

Dati tecnici

tempera su tavola, cm 128 × 72

AUTORE

Dati anagrafici

attivo 1285-1310 ca.

Motivazione dell'attribuzione

bibliografia C.L. Ragghianti

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola toscana, scuola fiorentina

Datazione

Indicazione generica

sec. XIII/ XIV, fine/inizio

Estremi cronologici

1290 ca.  - 1310 ca. 

Motivazioni

bibliografia C. L. Ragghianti

Altre datazioni

ante 1290 (Garrison)

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

The Metropolitan Museum of Art, New York (New York, Stati Uniti d'America)

BIBLIOGRAFIA

Riferimento

Ragghianti C. L., Pittura del Dugento a Firenze, 1955, p. 126-127

ANNOTAZIONI

Osservazioni

Secondo Ragghianti (Pittura del Dugento a Firenze, pp. 126-127): "un arcaizzante deliberato, che del linguaggio giottesco assume soltanto certe aderenze naturali, ma stilisticamente insiste in sigle, forme disegnative e ornamentali precimabuesche e attenuatamente cimabuesche è il Maestro di Varlungo, autore di molte tavole che dal 1290 al 1310 circa ornarono il contado fiorentino (Madonna Lehman, Madonna di San Pietro di Varlungo, Madonna di Santa Maria a Stia)". Secondo Garrison (Italian Romanesque Panel Painting. An Illustrated Index, 1949, n. 199): "The Varlungo Master is a Cimabuesque Master. He plays inteminably upon motifs taken from the leading painters of the time, Coppo, Cimabue, Duccio. The cronology of his work is therefore difficult to establish, the date suggested tentative. Although an approximate contemporary of Deodato di Orando, and like him Cimabuesque and Sienizing, there is little valid reason for confusing the two masters' works".

Bibliografia specifica:
E.B. Garrison, Italian Romanesque Panel Painting. An Illustrated Index, 1949, n. 24;
G. Previtali, Giotto e la sua bottega, 1967, pp. 30-31; R. Longhi, Giudizio sul Duecento, 1948, ed. 1974, p. 14; A. Tartuferi, M. Scalini, L'arte a Firenze nell'età di Dante 1250-1300, 2004, pp. 118-119.

FOTO RELATIVE