Cenni di Pepo, Angelo reggivaso
CODICI / CLASSIFICAZIONE
Numero scheda
1851
Serie
Arte medievale
Busta
24. Pittura medievale. Monografico: Cimabue, Cimabue (ambito)
Fascicolo
Cimabue
OGGETTO
Definizione
Soggetto
Oggetto d'insieme
Affreschi cimabueschi della Basilica superiore di S. Francesco
Dati tecnici
affresco
AUTORE
Autore
Dati anagrafici
notizie 1272-1302
Motivazione dell'attribuzione
bibliografia C.L. Ragghianti
Ambito culturale
Scuola italiana, scuola toscana, scuola fiorentina
Datazione
Indicazione generica
sec. XIII, ultimo quarto
Estremi cronologici
1277 ca. - 1280 ca.
Motivazioni
bibliografia C. L. Ragghianti
Indicazione generica
sec. XIII, ultimo quarto
Estremi cronologici
1288 (?) - 1292 (?)
Motivazioni
bibliografia C. L. Ragghianti
Altre datazioni
1288-1290 (Bellosi)
LOCALIZZAZIONI
Ultima rilevata
Basilica di S. Francesco, Basilica superiore, Assisi (Umbria, Italia)
Specifiche
transetto destro, volta della campata
BIBLIOGRAFIA
Riferimento
Ragghianti C. L., Pittura del Dugento a Firenze, 1955, pp. 109, 111-122
ANNOTAZIONI
Osservazioni
Ragghianti attribuisce genericamente a Cimabue gli affreschi nella basilica superiore di Assisi, senza soffermarsi sul ruolo della bottega o dei vari aiuti.
In Pittura del Dugento a Firenze, p. 111, Ragghianti afferma:
"Ad Assisi Cimabue mostra nelle rappresentazioni un intensissimo impeto e una concentrata esaltazione drammatica, che non teme i parossismi laceranti della tragedia e un vero estremismo espressivo che investe con un'onda emotiva eccezionale ogni forma e ogni quasi gesticolante decorazione [...]. L'artista scarta ogni compassata e sedimentale grafia simbolica e decorativa della tradizione bizantina, mobilita forme e colori e soprattutto esaspera le strutture plastiche e cromatiche delle immagini, portandole ad un'accensione contrastata e moltiplicata, che emerge oggi anche a causa dell'inversione dei rapporti tra gli
Bibliografia specifica:
L. Bellosi, Cimabue, Milano, Motta, 2004, pp. 84-87, 278-281; M. Boskovits, Nuovi studi su Giotto ed Assisi, in "Paragone", 261, 1971, pp. 36-37; Idem, Cimabue e i precursori di Giotto, 1976, p. 8).