Cenni di Pepo, Madonna con Bambino in trono, san Francesco d'Assisi e angeli

  • Brogi , Assisi. Chiesa Inferiore di S. Francesco. La Vergine col Figlio, Angioli e S. Francesco. Cimabue.
    Brogi , Assisi. Chiesa Inferiore di S. Francesco. La Vergine col Figlio, Angioli e S. Francesco. Cimabue.
  • Brogi , Assisi. Chiesa di S. Francesco. La Vergine col Figlio, Angeli e S. Francesco (Part.) Cimabue.
    Brogi , Assisi. Chiesa di S. Francesco. La Vergine col Figlio, Angeli e S. Francesco (Part.) Cimabue.
  • Brogi , Assisi. Chiesa di S. Francesco. La Vergine col Figlio, Angeli e S. Francesco (Part.) Cimabue.
    Brogi , Assisi. Chiesa di S. Francesco. La Vergine col Figlio, Angeli e S. Francesco (Part.) Cimabue.

CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

1823

Serie

Arte medievale

Busta

24. Pittura medievale. Monografico: Cimabue, Cimabue (ambito)

Fascicolo

Cimabue

OGGETTO

Definizione

dipinto murale

Dati tecnici

affresco

AUTORE

Autore

Cenni di Pepo

Dati anagrafici

notizie 1272-1302

Motivazione dell'attribuzione

bibliografia

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola toscana, scuola fiorentina

Datazione

Indicazione generica

sec. XIII, ultimo quarto

Estremi cronologici

1288 ca.  - 1292 ca. 

Motivazioni

bibliografia C. L. Ragghianti

Altre datazioni

1285 ca. (Bellosi)

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

Basilica di S. Francesco, Basilica inferiore, Assisi (Umbria, Italia)

Specifiche

transetto destro

BIBLIOGRAFIA

Riferimento

Ragghianti C. L., Pittura del Dugento a Firenze, 1955, pp. 124

ANNOTAZIONI

Osservazioni

Secondo Ragghianti "bisogna datare in un secondo soggiorno assisiate (forse 1288-1292) la mal conservata Maestà con San Francesco nella Chiesa Inferiore di Assisi, dove le ricerche di ambientamento e distanziamento volumetrico e spaziale conducono alle forme tarde di Cimabue, non più innovative, ormai statiche e in qualche punto compassate" (Pittura del Dugento a Firenze, p. 124).
Si ritiene che questo affresco, inserito nel ciclo giottesco dell'Infanzia di Cristo nel transetto destro della Basilica Inferiore, sia il resto di una decorazione più ampia, risparmiato per motivi soprattutto devozionali, e che esistesse in orgine sul lato sinistro un'altra figura, simmetrica a S. Francesco (forse Sant'Antonio o Santa Chiara). Il dipinto ha subìto numerosi restauri. Forse già la bottega di Giotto lo ritoccò inserendolo nel ciclo dell'Infanzia di Cristo. Tra il 1872 e il 1874 fu restaurato da Guglielmo Botti, criticato per l'addolcimento in senso purista dell'immagine cimabuesca. Nel 1973 intervenne l'Istituto Centrale del Restauro di Roma, togliendo gran parte delle ridipinture e rivelando uno stato di conservazione talmente fatiscente da rendere difficile una reale comprensione dell'affresco.

Bibliografia specifica:
L. Bellosi, Cimabue, Milano, Motta, 2004, pp. 230-233, 277.

FOTO RELATIVE