Piero d'Angelo, Angelo annunciante

  • Anonimo , Piero d'Angelo - sec. XIV - Angelo annunciante
    Anonimo , Piero d'Angelo - sec. XIV - Angelo annunciante
  • Anonimo , Piero d'Angelo - sec. XIV - Angelo annunciante
    Anonimo , Piero d'Angelo - sec. XIV - Angelo annunciante

CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

120

Serie

Arte medievale

Busta

3. Scultura medievale. Monografico (N-Z)

Fascicolo

Piero d'Angelo

OGGETTO

Definizione

statua

Oggetto d'insieme

Annunciazione di Partigliano

Dati tecnici

legno

AUTORE

Dati anagrafici

notizie 1370 - 1401

Motivazione dell'attribuzione

nota autografa di C.L. Ragghianti sulla fotografia

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola toscana, scuola senese

Datazione

Indicazione generica

sec. XIV

Estremi cronologici

1300 ca.  - 1399 ca. 

Motivazioni

nota manoscritta

LOCALIZZAZIONI

ANNOTAZIONI

Osservazioni

Il gruppo, attribuibile a Piero d'Angelo, mostra legami con la tradizione scultorea di Andrea Pisano insieme all'interesse per la pittura tardo gotica fiorentina. Le due statue, pur presentando un differente stato di conservazione (la Vergine è stata modificata e ridotta a manichino mediante l'assottigliamento dei fianchi e l'eliminazione della parte anteriore della veste), sono accomunate dalle proporzioni allungate, dagli eleganti panneggi, dall'ovale allungato dei volti. L'angelo solleva la mano destra nell'atto dell'annuncio secondo l'iconografia canonica, mentre con la sinistra raccoglie il mantello fermandolo sotto l'avambraccio con un gesto che tradisce una matrice classica, quale si riscontra anche nel serto di alloro che gli cinge la testa. Il profilo dell'angelo che disegna una curva continua accentuata all'altezza delle spalle, è bilanciato dall'inarcarsi all'indietro del corpo della Vergine la quale, quasi intimidita dal messaggio divino, si ritrae leggermente abbassando gli occhi. Il suo volto di bambola, dalla fronte alta ed incorniciato come quello dell'angelo dalla morbida massa dei capelli ondulati, assume un'espressione di stupore suggerita dall'impercettibile dischiudersi delle labbra e dal sollevarsi dell'arco delle sopracciglia sottilmente disegnate. Il gruppo, caratterizzato dall'elegante allungarsi delle figure e dal fluido trattamento dei panneggi risolti in fitte pieghe, è da confrontarsi con opere lucchesi tardo trecentesche come l'Annunciazione di Benabbio dello stesso artista e l'Angelo annunciante della chiesa di Santi Paolino e Donato a Lucca. Rispetto a quest'ultimo l'Angelo di Partigliano, forse opera tarda del medesimo autore, supera la struttura colonnare della figura per aprirla tramite l'articolazione più mossa del panneggio e sembra dunque ascrivibile ai primi decenni del Quattrocento.
Il riferimento alla tradizione scultorea di Andrea Pisano si unisce qui come nell'opera di S. Paolino al vivo interesse per la pittura, in particolare per certe soluzioni del gotico tardo fiorentino, rappresentate ad esempio da Masolino.
Bibliografia specifica:
Pellegrini F. M., Borgo a Mozzano e Pescaglia in Val di Serchio nella storia e nell'arte, Lucca 1925; Collareta M., Scultura lignea Lucca 1200-1425, catalogo della mostra, I, Firenze 1995; Stiberc P., Scultura lignea Lucca 1200-1425, catalogo mostra, II, Firenze 1995.

FOTO RELATIVE