Notes

Il campanile è sicuramente il più importante esempio cittadino a pianta quadrangolare. Dal punto di vista costruttivo segue il sistema locale in cui tenendo conto della cedevolezza del terreno e della diversa resistenza dei materiali si trova impiegata la pietra, più pesante e resistente nella zona basamentale e il laterizio, più leggero e meno resistente nelle zone superiori. La preoccupazione dettata dalla scarsa resistenza del terreno ha determinato l'alleggerimento della torre (impiegando il tufo nel paramento interno della base, riducendo la sezione dei muri con numerose riseghe interne e esterne e aumentando la superficie finestrata col progredire della costruzione in altezza). Il campanile è stato innestato alla chiesa appoggiandone un lato al fianco meridionale e non su due come era consuetudine. Dal punto di vista formale esso possiede tutte le caratteristiche dei campanili cittadini con i pilastri angolari e le fasce multiple di archetti in laterizio. Notevole è l'inclinazione del campanile, la cui pendenza (5% a sud) si manifesto durante l'innalzamento tanto che il coronamento non fu forse mai fatto e due delle polifore della cella campanaria vennero chiuse per consolidare il tutto. Il campanile originariamente decorato da bacini ceramici islamici del XII sec., oggi conservati presso il Museo Nazionale di San Matteo.
Bibliografia specifica:
C. Roccasalva, La chiesa di San Michele degli Scalzi in Orticaia, tesi di laurea, 2000, Pisa, p. 30, f. 5; M. R. Masetti, Committenza Pulsanese in Toscana nei secoli XII - XIII: primi risultati di un'indagine, estratto da Storia dell'Arte, 1984, Firenze, n° 44; L. Pera, L'architettura minore del periodo romanico in Pisa. Le chiese di S. Frediano e di S. Michele degli Scalzi, Roma 1954.