Antelami Benedetto, David e un profeta
CODICI / CLASSIFICAZIONE
Numero scheda
815
Serie
Arte medievale
Busta
13. Scultura medievale. Topografico: Italia - Emilia Romagna
Fascicolo
Parma
OGGETTO
Definizione
Soggetto
Oggetto d'insieme
Dati tecnici
marmo
AUTORE
Autore
Dati anagrafici
1150 ca./ 1230 ca.
Motivazione dell'attribuzione
bibliografia
Ambito culturale
Scuola italiana, scuola lombarda
Datazione
Indicazione generica
sec. XII/ XIII, fine/inizio
Estremi cronologici
1196 ca. - 1210 ca.
Motivazioni
bibliografia
Altre datazioni
sec. XIII (1230 ca.). Bib.: Sauerländer W.
Altre datazioni
sec. XIII (1210-1215 ca.). Bib.: Quintavalle A. C.
LOCALIZZAZIONI
Ultima rilevata
Museo Diocesano, Parma (Emilia Romagna, Italia)
Altre localizzazioni
Italia, Parma, Battistero, Portale settentrionale, nicchia sinistra
BIBLIOGRAFIA
Riferimento
Ragghianti C. L., L'Arte in Italia, 1969, pp. 317-318
ANNOTAZIONI
Osservazioni
Le due statue antelamiche dei profeti ornavano, insieme alle statue di re Salomone e della Regina di Saba e ai due Angeli, la nicchia a destra del portale settentrionale del Battistero. Le sei statue, sostituite da coppie in pietra, sono oggi nella sala grande del Museo Diocesano. L'artista, che ricopriva la carica di architetto o "magister operis" dell'edificio, eseguì le due statue quasi a tutto tondo caratterizzate da tracce di policromia. Le sculture in oggetto presentano la stessa rigidità delle statue degli arcangeli ed accennano un dialogo col fedele (a tal proposito la frontalità è appena limitata dalle teste leggermente ruotate) e si distanziano dalle stesse per la naturalezza e il grafismo delle pieghe delle vesti notevolmente attenuato e dal ritmo meno serrato. I personaggi indossano rispettivamente una corona ed un berretto, oggetti che hanno sicuramente aiutato nell'identificazione di David, mentre rimane in dubbio l'identità dell'altro profeta (Natan, o forse Abuc (a causa della caduta di una lettera, l'interpretazione dell'iscrizione non è univoca), L. Testi propone Ezechia, G. De Francovich si indirizza verso Isaia, A. Quintavalle parla di Ezechiele). Le figure risultano comunque iconograficamente unite alla scena dell'Adorazione dei Magi raffigurata nella lunetta del portale settentrionale, esprimendo così il concetto del Regno Universale di Cristo mediante la presenza dei Gentili (la Regina di Saba) che vennero dai luoghi più lontani ad offrire i loro doni al vero Dio, come era stato predetto dai profeti del popolo. Le due figure, di grande eleganza e suggestione, contengono richiami alla scultura francese, suggerendo all'osservatore la poliedrica formazione dell'Antelami.
Bibliografia specifica:
De Francovich G., Benedetto Antelami: architetto e scultore e l'arte del suo tempo, vol. I, Milano 1952, pp. 198, 259 - 260 (datazione entro il 1216); Quintavalle A. C., Romanico padano, civiltà dell'Occidente, raccolta pisana di saggi e studi diretta da. Ragghianti C. L., Firenze, 1969, pp. 150, 161-162; Sauerländer W., La cultura figurativa emiliana in età romanica, in Nicholaus e l'arte del suo tempo, atti del seminario, Ferrara 1981, a cura di Romanici A. M., vol I, Ferrara 1985, pp. 76 - 77; Quintavalle A. C., Benedetto Antelami, catalogo della mostra, Parma 1990, a cura di Calzona A., Zanichelli G. Z., Milano 1990
368 - 369, fig. 29°- 29b; De Marchi A.,
Sulla Madonna di Fontevivo, in Imago lateritia Beate Marie, in Per la fortuna e la storia del cantiere antelamico di Parma, Parma 1991, pp. 5-13; Calzona A., Antelami, Parma 2008, pp. 54-55, 72.