Anonimo sec. VIII/ IX, Mano benedicente, Cornice architettonica con motivi decorativi e figure
CODICI / CLASSIFICAZIONE
Numero scheda
273
Serie
Arte medievale
Busta
4. Scultura medievale. Anonimi
Fascicolo
bassorilievi omogenei
OGGETTO
Definizione
Titolo
Sarcofago di Ginestreto
Dati tecnici
pietra calcarea
AUTORE
Autore
Dati anagrafici
sec. VIII/ IX
Motivazione dell'attribuzione
analisi stilistica
Ambito culturale
Scuola italiana, scuola marchigiana
Datazione
Indicazione generica
sec. VIII/ IX
Estremi cronologici
700 ca. - 899 ca.
Motivazioni
analisi stilistica
LOCALIZZAZIONI
Ultima rilevata
Museo Diocesano, Pesaro (Marche, Italia)
ANNOTAZIONI
Osservazioni
La cassa in calcare fu rinvenuta nel XVIII secolo in una casa colonica di Ginestreto, dove era adoperata come abbeveratoio. La scoperta è stata fatta da un’equipe d’archeologi, tra i quali Giambattista Passeri, Gian Andrea
Lazzarini e Annibale degli Abbati Olivieri. Questi scoprirono il sarcofago intravedendo l’epigrafe sul bordo in alto, unica parte scoperta del sarcofago, visto che il resto era coperto da muschio e sterpaglie (che ne hanno permesso la conservazione). Trasferito in un primo tempo nella pieve di Ginestreto, fu poi collocato nell’atrio del Vescovado. Il rilievo della fronte presenta la mano divina tra due personaggi entro una cornice con epigrafe latina (versetto 16 del salmo 117: la destra del Signore si è innalzata,/ la destra del Signore ha fatto meraviglie.). Nel retro, il rilievo raffigura la scena interpretata come la liberazione di un ossesso. Databile tra l'VIII e il IX secolo, l'opera presenta evidenti tracce longobarde e visigote.