Goro di Gregorio, Profeta
CODES / CLASSIFICATION
Entry number
101
Archival series
Arte medievale
Container
2. Scultura medievale. Monografico (G-M)
Folder
Goro di Gregorio (compagno)
OBJECT
Object
Subject
Related entries
Sculture ornamentali dell'arca di S. Cerbone di Massa Marittima
Medium and dimensions
marmo
AUTHOR
Autore
Personal data
notizie 1300-1334
Reason for attribution
bibliografia
Cultural context
Scuola italiana, scuola toscana, scuola pisana
Dating
Century
sec. XIV
Dates (from – to)
1320 ca. - 1360 ca.
LOCATIONS
Last known
Cattedrale di S. Cerbone, Massa Marittima (Toscana, Italia)
Precise location
cripta
NOTES
Notes
L'arca di san Cerbone e del suo poco conosciuto artefice si deve ad Enzo Carli che pubblicò nel 1946 la prima - e finora unica - monografia sull'artista; fu in quell'anno che l'arca fu rimossa dalla sua infelice collocazione e resa interamente visibile, per poi esser trasportata nella cripta e attorniata da undici statue di santi e profeti associate all'arca. Serie, che fino al 1921 si trovava sopra gli stalli del coro della Cattedrale, creduta di Goro di Gregorio dal Venturi ma già il Planiscig nel 1915 notava come le statuine non fossero affatto pertinenti all'arca e tendeva addirittura a spostarne l'esecuzione alla II metà del sec. XIV. Non furono ritenute di Goro di Gregorio neppure dal Carli che propose, con cautela, il nome di Agnolo di Ventura, documentato a Massa Marittima nel 1336; fu Luigi Grassi a coniare la formula "Compagno di Goro di Gregorio", intendendo individuare così un artista formatosi nella bottega di Tino di Camaino e vicino all'arte di Goro e memore della maniera di Giovanni Pisano. Recentemente le statuine sono state riferite da Luciano Bellosi all'estrema attività di Gano di Fazio, attribuzione respinta con forza dal Carli.
Bibliografia specifica: Carli E., Goro di Gregorio, Firenze 1946, pp. 45 - 54, tav. LIV b), LIX; Pierini M., L'arca di San Cerbone, in "I quaderni del Centro Studi Agapito Gabrielli" n°4, Massa Marittima (GR) 1995.