Goro di Gregorio, Santi, Motivi decorativi fitomorfi, Motivo decorativo con animali fantastici, Motivi decorativi con uccelli, Madonna con Bambino in trono e santo vescovo, Angelo

  • Tacchini, Giuseppe , Goro di Gregorio - sec. XIV - Angelo
    Tacchini, Giuseppe , Goro di Gregorio - sec. XIV - Angelo
  • Tacchini, Giuseppe , Città di Castello - Museo del Duomo - Pastorale
    Tacchini, Giuseppe , Città di Castello - Museo del Duomo - Pastorale
  • Fotocelere Torino , Città di Castello - Museo della Cattedrale - Riccio Pastorale d'argento e smalti del secolo XV della Scuola di Orvieto
    Fotocelere Torino , Città di Castello - Museo della Cattedrale - Riccio Pastorale d'argento e smalti del secolo XV della Scuola di Orvieto
  • Tacchini, Giuseppe , Goro di Gregorio - sec. XIV - Angelo
    Tacchini, Giuseppe , Goro di Gregorio - sec. XIV - Angelo
  • Fotocelere Torino , Città di Castello - Museo della Cattedrale - Riccio Pastorale d'argento e smalti del secolo XV della Scuola di Orvieto
    Fotocelere Torino , Città di Castello - Museo della Cattedrale - Riccio Pastorale d'argento e smalti del secolo XV della Scuola di Orvieto
  • Tacchini, Giuseppe , Città di Castello - Museo del Duomo - Pastorale
    Tacchini, Giuseppe , Città di Castello - Museo del Duomo - Pastorale

CODICI / CLASSIFICAZIONE

Numero scheda

1204

Serie

Arte medievale

Busta

17. Scultura medievale. Topografico: Italia - Umbria

Fascicolo

Città di Castello

OGGETTO

Definizione

riccio di pastorale

Dati tecnici

argento, smalto

AUTORE

Dati anagrafici

notizie 1300-1334

Motivazione dell'attribuzione

bibliografia

Ambito culturale

Scuola italiana, scuola toscana, scuola senese

Datazione

Indicazione generica

sec. XIV

Estremi cronologici

1320 ca.  - 1324 ca. 

LOCALIZZAZIONI

Ultima rilevata

Museo del Duomo, Città di Castello (Umbria, Italia)

ANNOTAZIONI

Osservazioni

Il Riccio di Pastorale è opera del sec. XIV, in argento, sbalzato, cesellato, bulinato e parzialmente dorato. E' costituito da un bastone ottagonale ornato da file sovrapposte di finestre bifore, terminante con un nodo a forma di edicola radiocentrica i cui lati, coperti da frontoncini, sono aperti da archi a ogiva centinati dove si affacciano una serie di santi smaltati a traslucido. Segue un secondo ordine di finestrelle, simili a quelle del bastone, da cui si innalza il riccio. La voluta ha sezione quadrangolare e profili addolciti da una fila di fiori, sulle due facce è ornata da placchette smaltate contenenti figure di santi ed in alto animali fantastici ed uccelli. Lateralmente vi sono applicate una serie di foglie sbalzate. Il riccio è sostenuto, in basso da un angelo ritto su una mensola lungo la parte inferiore della voluta. All'interno di essa un piedistallo orizzontale regge le statuine della Vergine col Bambino e del Vescovo inginocchiato davanti a loro. L'opera è attribuita a Goro di Gregorio, orafo senese e datato circa il 1324. La critica più recente infatti tende a retrodatarlo all'inizio del trecento in base ad un'analogia riscontrata tra le statuine del pastorale e le opere di Goro di Gregorio, scultore in marmo, attivo negli anni 1330, caratterizzato da quell'estremismo gotico, che lo apparenta, unico tra gli scultori, all'oreficeria senese: analogia che potrebbe far pensare ad un'attività, almeno indiretta, di Goro nell'oreficeria.

FOTO RELATIVE