Maestro delle Metope, Coppia di giovani
CODES / CLASSIFICATION
Entry number
789
Archival series
Arte medievale
Container
13. Scultura medievale. Topografico: Italia - Emilia Romagna
Folder
Modena
OBJECT
Object
Subject
Title
Gli Antipodi o la donna casta e la donna lussuriosa
Medium and dimensions
marmo
AUTHOR
Autore
Personal data
XII
Reason for attribution
bibliografia
Cultural context
Scuola italiana, scuola emiliana, scuola modenese
Dating
Century
sec. XII
Dates (from – to)
1100 ca. - 1149 ca.
LOCATIONS
Last known
Museo del Duomo, Modena (Emilia Romagna, Italia)
Other locations
Italia, Modena, Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Geminiano
NOTES
Notes
Le metope sono sculture attribuite al cosiddetto Maestro delle Metope (attivo probabilmente nella bottega di Wiligelmo vicino alla tradizione scultorea francese), risalgono alla prima fase di costruzione del Duomo di Modena (prima metà del XII secolo). Originariamente utilizzate per decorare le terminazioni dei quattro contrafforti della navata, si presentano come figure mostruose complesse, quasi un campionario di deformità, di strani connubi di anatomie umane e animali. I mostri sono figure simboliche debitrici di fonti iconografiche quali la Bibbia, i Bestiari e antiche leggende oltre ai testi patristici, immagini e segno della conseguenza del peccato simboleggiano gli eretici e i peccatori in generale. Entro una cornice aggettante superiormente si collocano, visti di profilo ma con gli sguardi incrociati, una figura femminile e una maschile capovolta.
Nella cubatura dell’antefissa si assemblano una fanciulla seduta a terra con un falchetto appoggiato sulla spalla sinistra. La figura maschile estende la testa all’indietro mostrando così alla compagna il volto. Notevole l’impegno descrittivo dello scultore per rendere realistico l’esercizio acrobatico della coppia.
Bibliografia specifica:
Salvini R., Il duomo di Modena e il romanico nel modenese, Modena 1966, pp. 147 - 148, fig. 159; Frugoni C., Le metope. Ipotesi di un loro significato, in Lanfranco e Wiligelmo. Il Duomo di Modena dopo il restauro, Modena 1984, p. 513; Trovabene G., Il museo lapidario del Duomo, Modena 1984, p. 87.