Notes

Verso il 1325 Giovanni di Balduccio realizzò due monumenti funebri commissionati per la chiesa genovese di San Francesco in Castelletto (distrutta nel 1821) dei quali sopravvivono tre angeli reggicortina (Tolaini, 1958; Seidel, 1975; Ascani, 1995) e un frammento di timpano con Cristo nella mandorla (Di Fabio, 1992), conservati presso il Museo di Sant’Agostino di Genova. Secondo il Tolaini il frammento proverrebbe dalla Tomba di Margherita di Lussemburgo (tesi condivisa dal Ragghianti che la riporta anche nella didascalia dattiloscritta); il Tolaini scrive che l’ipotesi di attribuire gli angeli a Giovanni di Balduccio: “venne fuori al tempo della mostra della Scultura Pisana del Trecento” anche se le opere in questione non sono presenti nel catalogo (cfr. Barsotti R., Bertolini L., Russoli F., Tolaini E. (a cura di), Mostra della Scultura Pisana del Trecento (Pisa 1946).
Bibliografia specifica:
Tolaini E., La prima attività di Giovanni di Balduccio, in “Critica d’Arte”, XXVII, Firenze 1958, pp. 188 - 202; Seidel M., Studien zu Giovanni di Balduccio und Tino di Camaino: die Rezeption des Spatwerks von Giovanni Pisano, in “Stadel-Jahrbuch”, Francoforte sul Meno/ Monaco 1975, pp. 40 - 41, Carli E., Giovanni di Balduccio a Milano, in Bertelli C. (a cura di), Il Millennio Ambrosiano. La nuova città dal Comune alla Signoria, Milano 1989, p. 74 (datazione 1325 ca.); Kreytenberg G., Un tabernacolo di Giovanni di Balduccio per Orsanmichele a Firenze, in Boletin del Museo Arqueologico National, VII, 1 - 2, Madrid 1990, p. 39, (datazione 1325 ca.), Ascani V., Giovanni di Balduccio, in Enciclopedia dell’Arte Medievale, VI, Roma 1995, p. 705 (datazione fine anno ’20 del XIV secolo).