Notes

I due rilievi della chiesa di S. Salvatore rivelano una compiuta meditazione delle soluzioni pisane coeve e precedenti e una fitta serie di rapporti con opere in metallo, a sbalzo o fusione, e con fonti europee e gerosolimitane che esemplificano la ricchissima cultura dello scultore in una fase ormai matura della sua attività. Nel repertorio Biduino il soggetto dei due architravi autografi incentrati sulla vita di san Nicola costituisce un vero e proprio "unicum"; rari esempi di confronto sono presenti nelle regioni europee centro-settentrionali. L'architrave del portale laterale in questione rappresenta uno degli episodi più conosciuti della vita del santo, quello del "Bagno di Nicola" che, neonato, si alzò in piedi da solo senza bisogno di sostegno, lasciando attonite le ancelle. La scena rigorosamente simmetrica, mostra al centro le due serve addette al bagno del bambino che emerge in piedi frontalmente da una vasca la cui forma evoca quella delle idrie gerosolomitane. Alle due estremità sono riprodotte due architetture con cupole emisferiche da cui si affacciano alcuni personaggi (uno di essi, con una sorta di spatola, sembra evocare la figura dello scultore stesso, mentre altri, con il bastone a tau, si qualificano come pellegrini).
Bibliografia specifica:
Belli Barsali I., Guida di Lucca, Lucca 1988, p. 248 (datazione ultimo decennio del sec. XII); Ascani V., Biduino, in Enciclopedia dell'Arte Medievale, III, Milano 1992, p. 505; Baracchini C., Filieri M. T., Raccontare col marmo: Guglielmo e i suoi seguaci, in Niveo de marmore, catalogo della mostra, Genova 1992, pp. 117 - 119.