Notes

L'eco della prolifica attività di Guidetto e di Biduino è qui facilmente ravvisabile così come nella produzione di pulpiti e decorazioni erratiche che caratterizzeranno il XII e XIII secolo. L'opera in esame, probabilmente parte di un pulpito, riprende un soggetto molto diffuso nel territorio lucchese. La folta criniera a lunghe ciocche fiammeggianti definite col trapano fra le quali si confondono le orecchie arrotondate, le zampe dagli artigli ben pronunciati, il muso striato ai lati delle narici sono solo alcune delle peculiarità fisiche definite nel dettaglio di questo leone accovacciato, forse in attesa della sua preda.
Bibliografia specifica:
Baracchini C., Filieri M. T., Niveo de marmore. L'uso artistico del marmo di Carrara dall'XI al XV secolo, Genova 1990; Dalli Regoli G., Badalassi L., Pulpiti medievali toscani. Storia e restauri di micro-architetture, atti, Pulpiti toscani fra XII e XIII secolo. Il contributo dei Guidi, Firenze 1996.