Maestro dell'Annunciazione di Partigliano, Angelo annunciante

  • Anonimo , Lucca. Mus. Civico, da Partigliano, part. Annunciata
    Anonimo , Lucca. Mus. Civico, da Partigliano, part. Annunciata
  • Anonimo , Lucca. Mus. Civico, da Partigliano, part. Annunciata
    Anonimo , Lucca. Mus. Civico, da Partigliano, part. Annunciata

CODES / CLASSIFICATION

Entry number

523

Archival series

Arte medievale

Container

8. Scultura medievale. Topografico: Italia - Toscana - Lucca

Folder

Borgo a Mozzano

OBJECT

Object

statua

Medium and dimensions

legno dipinto

AUTHOR

Personal data

sec. XIV

Reason for attribution

bibliografia

Cultural context

Scuola italiana, scuola toscana, scuola lucchese

DIFFERENT ATTRIBUTIONS

Reason for attribution

bibliografia

Dating

Century

sec. XIV, primo quarto

Dates (from – to)

1300 ca.  - 1324 ca. 

Reasons for dating

bibliografia

LOCATIONS

Precise location

parete sinistra

NOTES

Notes

La scultura a tuttotondo ricavata da un unico tronco fa parte di un'Annunciazione conservata presso la chiesa dei santi Giusto e Clemente nel piccolo centro di Partigliano. L'angelo è ritratto nell'atto dell'annuncio mentre solleva la mano destra e con la sinistra sorregge il mantello fermandolo sotto l'avambraccio con un gesto che tradisce una matrice classica riscontrabile anche nel serto di alloro che ne cinge il capo. Il profilo della figura segue una curva continua accentuata all'altezza delle spalle bilanciata dall'inarcarsi all'indietro dell'altra statua che compone il gruppo scultoreo. Le due statue presentano un differente stato di conservazione dal momento che la Vergine è stata drasticamente modificata e ridotta a manichino mediante l'assottigliamento dei fianchi e l'eliminazione della parte anteriore della veste perché potesse indossare abiti "alla moda". Il gruppo, che mostra legami con la tradizione scultorea di Andrea Pisano insieme all'interesse per la pittura tardo gotica fiorentina, è opera dello sconosciuto maestro della Annunciazione di Partigliano, attivo tra la fine del Trecento e l'inizio del Quattrocento, molto probabilmente artefice anche dell'Angelo annunciante per la chiesa lucchese dei santi Paolino e Donato, a lungo attribuito a Piero d'Angelo ma da identificarsi piuttosto come opera precedente dello stesso autore. L'anonimo artista risente del confronto con Piero d'Angelo che eseguì un'opera dal medesimo soggetto per la chiesa di Benabbio; i due artisti hanno in comune l'elegante allungamento delle figure e il fluido trattamento dei panneggi. La fortuna critica del gruppo scultoreo risale al 1951 quando il Carli pubblicò l'angelo come opera, forse lucchese, derivata dalla tarda tradizione di Andrea e Nino Pisano ma in rapporto anche con Piero d'Angelo. Alla mostra di arte sacra del 1957 entrambe le statue vengono riferite all'artista senese, mentre già nel 1960 il Ragghianti attribuiva l'angelo ad un artista collocato nell'area lucchese.
Bibliografia specifica:
Collareta M., Scultura Lignea Lucca 1200 – 1425, a cura di Baracchini C., Firenze 1995, pp. 156-158 (datazione ai primi decenni sec. XIV); Ragghianti C. L., Arte a Lucca, Spicilegio, in “Critica d’arte” VII, 37, Firenze 1960; Carli E., La scultura lignea italiana dal XII al XVI secolo, Milano 1960, p. 97; Carli E., La scultura lignea senese, Milano 1951, p. 105; Bertolini L., Bucci M., Mostra d'arte sacra dal secolo VI al secolo XIX, Lucca 1957.

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