Anonimo, Esterno di una chiesa
CODES / CLASSIFICATION
Entry number
480
Archival series
Arte medievale
Container
8. Scultura medievale. Topografico: Italia - Toscana - Lucca
Folder
Lucca: fuori le mura
OBJECT
Object
Subject
Medium and dimensions
pietra calcarea
AUTHOR
Autore
Reason for attribution
bibliografia
Cultural context
Scuola italiana, scuola toscana, scuola lucchese
Dating
Century
sec. X/ XI
Dates (from – to)
900 ca. - 1099 ca.
Reasons for dating
bibliografia
Century
sec. XII
Dates (from – to)
1100 - 1199
Reasons for dating
bibliografia
LOCATIONS
Last known
Pieve di S. Giovanni Battista, Arliano, Lucca (Toscana, Italia)
NOTES
Notes
La pieve di San Giovanni presenta una consistente fase costruttiva risalente al X secolo precedente all'introduzione del XII secolo delle tecniche romaniche. La decorazione architettonica è basata sulla bicromia dei materiali utilizzati prevalentemente negli archi delle aperture e negli archetti pensili. Della struttura originaria non si sono conservate in elevato le murature della chiesa, ma sono ben visibili la struttura e le murature di una fase costruttiva databile tra il X e l'XI secolo nella quale vengono impiegate due tecniche diverse che condividono lo stesso apparato decorativo. Tali tecniche attribuibili a due maestranze differenti vedono in una l'utilizzo di bozze di calcare grigio di forma irregolare, non rifinite e disposte su filari quasi orizzontali lungo la parte bassa delle murature e nell'altra caratterizzata da una maggiore regolarità bozze quadrangolari rifinite a punta, collocate in filari orizzontali e paralleli. La particolarità di questa tecnica, comune negli edifici coevi, è la presenza di materiale di reimpiego che in questo caso è rappresentato dai laterizi tagliati e utilizzati nella bicromia degli archetti ciechi e delle monofore. Non si esclude che, date le loro forme e dimensioni, possa trattarsi di laterizi di età romana. La pieve di Arliano fu probabilmente tra le prime ad essere fondate nella diocesi di Lucca. Nel secolo X al titolo di San Martino si affiancano quello di San Giovanni Battista, che è poi prevalso, e quello di San Pietro (980), che si è invece in seguito perduto. In facciata si apre un portale con architrave e arco di scarico sovrastante e probabilmente una bifora nella parte alta. Una serie di monofore, presenti lungo le navate, illumina l'interno. In declino tra Due e Trecento, nel Quattrocento la pieve diviene così povera da non poter mantenere stabilmente un pievano, viene perciò unita via via ad alcune delle chiese vicine, mentre a tutte si chiede di partecipare a coprire le spese liturgicamente più impellenti. Forse per merito di una più oculata gestione delle sue proprietà o grazie all'aumento del numero dei parrocchiani, o ancora perché affidata ad esponenti di nobili famiglie lucchesi, la pieve ritrova stabilità a partire dalla fine del Cinquecento: nella prima metà del secolo seguente vengono realizzati lavori di ristrutturazione e decorazione alla chiesa, costruite la canonica e la sacrestia, elevato il loggiato che collega queste ultime, solo il campanile dovrà aspettare la metà dell'Ottocento per essere ricostruito.
Bibliografia specifica:
Luporini E., Nuovi studi sull’Architettura medievale lucchese: la Pieve di Arliano, Firenze 1953.