Notes

La Madonna col Bambino nella chiesa di santa Maria della Spina rappresenta a pieno la volontà dell'artista di voler rendere al meglio il legame sentimentale tra madre e figlio, già espresso da tempo nella pittura. Originariamente la Vergine doveva reggere con la mano destra una rosa. Ricordata dal Vasari nell'edizione delle Vite del 1568 che ne loda la finezza delle superfici e la attribuisce con certezza a Nino Pisano, è stata oggetto di numerose discussioni da parte della critica recente che, soffermandosi sull'equilibrio formale e plastico e sul confronto con le statue di Firenze, Venezia e Oristano firmate dallo scultore, tende a riconoscere la mano di Andrea o a una collaborazione fra i due artisti nella quale il ruolo ideativo spetterebbe al padre e a Nino la mera esecuzione (Burresi, 1983; Kreytenberg, 1984; Moskowitz, 1986).
Bibliografia specifica:
Carli E. (a cura di), Il problema di Nino Pisano, in “L’arte”, XXXVII, 1934, pp. 189-222, fig. 11; Toesca I., Andrea e Nino Pisani, Firenze 1950, pp. 51-52, figg. 139-142; Burresi M. (a cura di), Andrea, Nino e Tommaso scultori pisani, catalogo della mostra, Milano 1983, p. 180, n. 17 (datazione alla metà del secolo XIV); Moskowitz A. F., The sculture of Andrea and Nino Pisano, Cambridge University 1986, pp. 152-153, fig. 133.