Maestro di San Remigio, Madonna con Bambino e angeli
Brogi , Firenze - S. Remigio- Particolare della Madonna col Bambino. (744) Fine secolo 13° 
Brogi , Firenze. Chiesa di S. Remigio. Madonna col Bambino ed Angeli. (Partic.). Sec. XIII. 
Brogi , Firenze Chiesa di S. Remigio. Madonna col Bambino ed Angeli. (Partic.). Sec. XIII. 
Brogi , Firenze Chiesa di S. Remigio. Madonna col Bambino ed Angeli. (Partic.). Sec. XIII. 
Brogi , Firenze - S. Remigio- Particolare della Madonna col Bambino. (744) Fine secolo 13° 
Brogi , Firenze. Chiesa di S. Remigio. Madonna col Bambino ed Angeli. (Partic.). Sec. XIII.
CODES / CLASSIFICATION
Entry number
1891
Archival series
Arte medievale
Container
25. Pittura medievale. Monografico Post Cimabue (ambito di Giotto-MAE)
Folder
Maestro di San Remigio
OBJECT
Object
Subject
Medium and dimensions
tempera - oro su tavola
AUTHOR
Autore
Personal data
sec. XIII
Reason for attribution
bibliografia C.L. Ragghianti
Cultural context
Scuola italiana, scuola toscana, scuola fiorentina
DIFFERENT ATTRIBUTIONS
Reason for attribution
attribuzione R. Longhi
Dating
Century
sec. XIII, ultimo quarto
Dates (from – to)
1285 post - 1299 ca.
Reasons for dating
bibliografia
LOCATIONS
Last known
Chiesa di S. Remigio, Firenze (Toscana, Italia)
BIBLIOGRAPHY
Reference
Ragghianti C. L., Pittura del Dugento a Firenze, 1955, pp. 106, 127
NOTES
Notes
Secondo Ragghianti (Pittura del Dugento a Firenze, p. 127): "Il Maestro di San Remigio, da un'educazione presso il Maestro della Maddalena sviluppa, subito dopo il 1285, nell'incontro con la Madonna Rucellai e con Cimabue, uno stile di scevra eleganza e raffianto controllo, in cui inserisce la grandiosità di evocazione classica degli Angeli". Secondo Longhi (Giudizio sul Duecento, p. 46): "Uno dei due angeli prima della ripulitura troppo aspra, si rivelava anche nella rispoduzione tanto vicino a Cimabue da far supporre che il dipinto sia iiziato nella sua bottega, intorno al 1280".
Bibliografia specifica:
R. Longhi, Giudizio sul Duecento, 1948, ed. 1974, pp. 13, 46; Catalogo della mostra giottesca di Firenze del 1937, 1943, p. 297.