Cenni di Pepo, Cristo crocifisso con la Madonna addolorata, san Giovanni Evangelista
CODES / CLASSIFICATION
Entry number
1859
Archival series
Arte medievale
Container
24. Pittura medievale. Monografico: Cimabue, Cimabue (ambito)
Folder
Cimabue
OBJECT
Object
Medium and dimensions
tempera - oro su tavola
AUTHOR
Autore
Personal data
notizie 1272-1302
Reason for attribution
bibliografia C.L. Ragghianti
Cultural context
Scuola italiana, scuola toscana, scuola fiorentina
Dating
Century
sec. XIII, ultimo quarto
Dates (from – to)
1280 ca. - 1280 ca.
Reasons for dating
bibliografia C. L. Ragghianti
Different dating
1270 ca.
Different dating
ante 1280
LOCATIONS
Last known
Museo dell'Opera di S. Croce, Firenze (Toscana, Italia)
BIBLIOGRAPHY
Reference
Ragghianti C. L., Pittura del Dugento a Firenze, 1955, pp. 107; 122
NOTES
Notes
Secondo C.L. Ragghianti Cimabue in quest'opera si incontra e si confronta con l'arte di Giotto: "Il Crocefisso di S. Croce reprime la tensione dello schema per l'affusolamento del modellato digradato e statuario, perl'addolcimento più calmo e sinuoso dei profili, per la morbidezza delle trasparenze leggere" (Pittura del Dugento a Firenze, p. 122).
Varie fonti storiche attestano che il dipinto ha subìto numerosi spostamenti: tra il 1581 e il 1677 si trovava tra le cappelle Benci e Ricasoli (cioè tra la terza e la quarta del transetto sinistro); dal 1681 fino ad almeno il 1759 il Crocifisso è attestato sulla controfacciata, sopra la porta a destra della maggiore, con quello del Maestro di Figline; nel 1815 venne appeso nel loggiato sul lato meridionale della chiesa, dal 1839 fu trasferito in sacrestia, dal 1934 nel refettorio, adibito a museo. A partire dal 1948 fu esposto nella prima sala degli Uffizi. Tornò nel 1959 nel riallestito museo di Santa Croce, dove venne irreparabilmente danneggiato dall'alluvione del 1966. Il restauro ha ricomposto i frammenti superstiti reintegrando le lacune con il metodo dell'astrazione cromatica.
Bibliografia specifica:
R. Longhi, Giudizio sul Duecento, 1948, ed. 1974, pp. 11, 26, 39, 42; L. Bellosi, Cimabue, 2004, pp. 97-102; 273-274; Catalogo della mostra giottesca di Firenze del 1937, 1943, p. 267.