Cenni di Pepo, Protome coronata
CODES / CLASSIFICATION
Entry number
1852
Archival series
Arte medievale
Container
24. Pittura medievale. Monografico: Cimabue, Cimabue (ambito)
Folder
Cimabue
OBJECT
Object
Subject
Related entries
Affreschi cimabueschi della Basilica superiore di S. Francesco
Medium and dimensions
affresco
AUTHOR
Autore
Personal data
notizie 1272-1302
Reason for attribution
bibliografia C.L. Ragghianti
Cultural context
Scuola italiana, scuola toscana, scuola fiorentina
DIFFERENT ATTRIBUTIONS
Autore
Reason for attribution
bibliografia
Dating
Century
sec. XIII, ultimo quarto
Dates (from – to)
1277 ca. - 1280 ca.
Reasons for dating
bibliografia C. L. Ragghianti
Century
sec. XIII, ultimo quarto
Dates (from – to)
1288 (?) - 1292 (?)
Reasons for dating
bibliografia C. L. Ragghianti
Different dating
1288-1290 (Bellosi)
LOCATIONS
Last known
Basilica di S. Francesco, Basilica superiore, Assisi (Umbria, Italia)
Precise location
transetto destro, volta della campata
BIBLIOGRAPHY
Reference
Ragghianti C. L., Pittura del Dugento a Firenze, 1955, pp. 109, 111-122
NOTES
Notes
Ragghianti attribuisce genericamente a Cimabue gli affreschi nella basilica superiore di Assisi, senza soffermarsi sul ruolo della bottega o dei vari aiuti.
In Pittura del Dugento a Firenze, p. 111, Ragghianti afferma:
"Ad Assisi Cimabue mostra nelle rappresentazioni un intensissimo impeto e una concentrata esaltazione drammatica, che non teme i parossismi laceranti della tragedia e un vero estremismo espressivo che investe con un'onda emotiva eccezionale ogni forma e ogni quasi gesticolante decorazione [...]. L'artista scarta ogni compassata e sedimentale grafia simbolica e decorativa della tradizione bizantina, mobilita forme e colori e soprattutto esaspera le strutture plastiche e cromatiche delle immagini, portandole ad un'accensione contrastata e moltiplicata, che emerge oggi anche a causa dell'inversione dei rapporti tra gli scuri e i chiari".
Secondo Bellosi (Cimabue, 2004, p. 85): "si profila la possibilità che Jacopo Torriti sia intervenuto ad Assisi per completare il transetto nord in un momento più avanzato della sua carriera, ormai in grado di dare vita a immagini di cui si indovinano ancora, nonostante il degrado, la solennità e l'intensità".
Bibliografia specifica:
L. Bellosi, Cimabue, Milano, Motta, 2004, pp. 84-87, 278-281; M. Boskovits, Nuovi studi su Giotto ed Assisi, in "Paragone", 261, 1971, pp. 36-37; Idem, Cimabue e i precursori di Giotto, 1976, p. 8).