Guglielmo, Battesimo di Cristo e angeli, Presentazione di Gesù al Tempio, Trasfigurazione, San Paolo con Tito e Timoteo
CODES / CLASSIFICATION
Entry number
106
Archival series
Arte medievale
Container
2. Scultura medievale. Monografico (G-M)
Folder
Guglielmo
OBJECT
Object
Subject
Battesimo di Cristo e angeli, Presentazione di Gesù al Tempio, Trasfigurazione, San Paolo con Tito e Timoteo
Related entries
Medium and dimensions
marmo
AUTHOR
Autore
Personal data
sec. XII
Reason for attribution
bibliografia/ didascalia
Cultural context
Scuola italiana, scuola toscana, scuola pisana
Dating
Century
sec. XII, terzo quarto
Dates (from – to)
1159 - 1162
Reasons for dating
bibliografia
LOCATIONS
Last known
Cattedrale di S. Maria Assunta, Cagliari (Sardegna, Italia)
Other locations
Italia, Pisa, Cattedrale di S. Maria Assunta
NOTES
Notes
Il Pulpito, eseguito per la cattedrale di Pisa fra il 1159 e il 1162 ("Hoc Guilielmus opus praestantior arte modernis quatuor annorum spatio sed Domini centum decies sex mille duobus") e sostituito con quello scolpito da Giovanni Pisano fra il 1302 e il 1310, fu donato alla Cattedrale di Cagliari. Il monumento si caratterizza per la sua notevole complessità di lettura dovuta al fatto di aver subìto due volte lo smembramento e la ricomposizione e per l'assenza totale di notizie sulla sua struttura originaria in ambito pisano. Una prima disposizione a Cagliari fa riferimento ad una struttura a cassone unico (così come attesta Fara in Chorographia Sardiniae), ma non si sa quanto fosse fedele all'assetto originario. Autori del Seicento (Esquirro, 1624; Vico, 1639; Aleo, 1684) hanno segnalato la presenza del pulpito, con otto lastre a rilievo su leoni stilofori, presso la terza colonna di destra, un assetto mantenuto fino all'inizio dei lavori di ristrutturazione della fine del XVII secolo. In tale occasione il pulpito fu rimosso, smembrato e integrato con due basamenti baccellati adorni di testine alate, diviso in due mezzi cassoni sorretti da colonne con capitelli originali e addossato alla controfacciata. I leoni stilofori, invece, furono spostati ai bordi del presbiterio. I pannelli a doppio registro con i rilievi neotestamentari furono disposti su tre lati e frontalmente furono disposti un tetramorfo e San Paolo con i discepoli Tito e Timoteo. I pannelli istoriati, evidentemente allineati secondo le loro misure, hanno perduto la successione narrativa - dall'Annunciazione all'Ascensione -, esplicata dalle epigrafi ricorrenti lungo il tratto superiore delle cornici di ciascun pannello. Varie le ipotesi di ricostruzione del pulpito in sede pisana: Zech (1935) sostiene la sua divisione in due parti; Sanpaolesi (1956-1957; 1975) ha immaginato due pulpiti chiusi su tre lati e aperti sulla faccia rivolta all'abside, ciascuno sorretto da colonne verso i fedeli e da semicolonne addossate al recinto del coro dall'altro lato; Baracchini, Filieri (1992), pensano invece a due cassoni sporgenti da un recinto nel corpo della navata, integrando suggerimenti da esempi romani, come quello in S. Maria in Cosmedin, e toscani, per es. il pulpito del 1161 della cattedrale di Volterra nell'ipotesi restitutiva consentita da una descrizione quattrocentesca; Salmi (1928) - seguito da Weinberger (1960) e Maltese (1962) - ricostruì invece l'immagine di un unico pulpito, ipotizzando, a completamento del ciclo narrativo, una lastra raffigurante la Crocifissione. Salmi (1928) sottolineò inoltre il carattere unitario dell'opera negando l'intervento di aiuti nell'esecuzione delle scene nei pannelli. Sanpaolesi (1956-1957) ha riconosciuto invece più mani di collaboratori, fra cui i maestri del pergamo di Volterra e del fonte battesimale della pieve di Calci. Maltese (1962) ha individuato due aiuti, attribuendo loro la realizzazione di distinti pannelli e di alcuni leoni. L'identificazione con il pergamo eseguito per la cattedrale di Pisa si deve a Scano (1905). Oggi la porzione di ambone a destra del portale mediano reca sul fronte del parapetto il gruppo scultoreo raffigurante San Paolo con Tito e Timoteo, sormontato dal leggio per l'epistola ornato da tre angeli, mentre le scene evangeliche raffigurate nei pannelli sono così disposte: l'Adorazione dei magi e il Ritorno dei magi sul lato destro del parapetto; il Battesimo di Gesù, la Presentazione al Tempio e la Trasfigurazione posizionati frontalmente e l'Ascensione sul lato sinistro.
Bibliografia specifica:
Salvini R. , La scultura romanica in Europa, Milano 1956, p. 76; Baracchini C. e Filieri M. T., I pulpiti, in "Niveo de Marmore", Genova 1992, pp. 120 - 125; Calderoni Masetti A. R., Il pergamo di Guglielmo per il Duomo di Pisa, oggi a Cagliari, Pontedera 2000.